Ritorna “Note di Calcio” l’appuntamento del mercoledì con la nostra rubrica dedicata al calcio e alla musica. Uomini, eventi e atti narrati grazie alla musica e alle parole.
Oggi parliamo del “Tango della Buena Suerte” tratto dall’album di Pino Daniele “Passi D’Autore” uscito nel 2004.
La canzone è espressamente dedicata dall’artista a Diego Armando Maradona.
Un rapporto tra i due mai sbocciato, nonostante siano stati negli anni 80 i personaggi più rappresentativi di Napoli accanto a Massimo Troisi. Ma Pino da napoletano orgoglioso delle sue radici non può che adorare Diego, uno dei suoi miti come spesso ha dichiarato e così dopo averlo citato nel 1993 in una canzone dedicata a Napoli (Un angelo vero), 11 anni dopo decide di dedicare questi versi al più grande di sempre.
Suona un classico tango argentino, uno schema ben preciso, malinconico e commovente quasi a scandire una sorta di epitaffio, quasi come se l’artista sapesse che sei mesi dopo Diego avrebbe affrontato uno dei capitoli più importanti della sua travagliata vita.
“Ma la partita più importante è da giocare con la vita stando a metà campo mentre Cico corre intorno al mondo”.
“Lui è un mago con il pallone, io l’ ho visto alzarsi da terra e tirare in porta. Soffia il vento d’ Argentina davanti agli occhi spalancati e pieni di grande speranza”.
La speranza che Diego ha saputo dare ai napoletani non è facile da spiegare, il calcio a Napoli si vive con passione estrema, come mezzo per ribellarsi, per non soccombere al padrone, per reagire ad una condizione sociale che la città non merita.
È sempre stato così e Diego Armando Maradona ne è sempre stato il simbolo, l’uomo venuto dall’Argentina per far conoscere Napoli in tutto il mondo. Il fanatismo che accompagna il Pibe De Oro può essere giustificato solo dai napoletani, da coloro che hanno vissuto quegli anni o che ancora oggi sono lì a raccontare: “io c’ero”, “io l’ho visto giocare” . L’importanza sociale che ha saputo imprimere nei pochi anni vissuti a Napoli è enorme: la squadra azzurra è stata la prima del Sud a vincere uno scudetto nello sport più famoso d’Italia, e chi conosce la città sa che l’idolo della gente è presente dappertutto: murales, gadget, souvenir, fuochi d’artificio e addirittura altarini. Le persone che vivevano in condizioni di povertà trovarono in lui e nella squadra, un mezzo per sognare, per dimenticare la realtà, per sentirsi liberi.
Pino Daniele come tanti napoletani non ha saputo resistere al fascino senza tempo che Maradona ha su di loro, un fascino che è diventato un boomerang per la città, nessun calciatore è mai riuscito a prendere il posto del numero 10 argentino, la piazza è diventata esigente e le scene di fanatismo ingiustificato continuano…
Maradona ha ispirato molte altre canzoni: «Diego Armando Maradona» di Francesco Baccini, «Preghiera a Maradona» di Tony Sorgente, «Doma il mare doma» degli Stadio. Molto famosa in tutto il mondo è, infine, la canzone «Santa Maradona» dei Mano Negra, che ha anche ispirato il titolo di un film con Stefano Accorsi.
Noi abbiamo scelto la canzone di un napoletano che ama Napoli
…a seguire il testo e il video della canzone
Lui è un mago con il pallone
Io l’ho visto alzarsi da terra
e tirare in porta
Soffia il vento d’Argentina
davanti agli occhi spalancati
e pieni di grande speranza
e al momento giusto
suona il tango per magia
lui è l’uomo giusto
che ci può far vincere
Tango della buena suerte
ma la partita più importante
è da giocare con la vita
stando a metà del campo
mentre cico corre intorno al mondo
noi non abbiamo ancora imparato
questa lezione e a luci spente
suona il tango per magia
resterà qui per sempre
come un fermo immagine
Cico buona fortuna
e al momento giusto
suona il tango per magia
lui è l’uomo giusto
che ci può far vincere
Tango della buena suerte