Schelotto risponde al Faraone, il derby finisce in parità

Claudio Cafarelli
24/02/2013

schelotto derby inter milan

Teso, a tratti molto veloce e aperto, il derby n. 281 di Milano. Il Milan domina la prima frazione ma non chiude il match anche e soprattutto per merito di Samir Handanovic che mette in mostra i pezzi forti del suo repertorio e respinge tutti gli assalti dei rossoneri, in particolare di Balotelli che manca l’appuntamento con il gol nella partita più attesa. Nella ripresa Stramaccioni corregge le imperfezioni della prima frazione e i suoi uomini raggiungono il pareggio con l’uomo che non ti aspetti, Ezequiel Schelotto, appena entrato, che indovina il colpo di testa e fa esplodere il popolo nerazzurro. Un pari che sta stretto al Milan, sembrato più squadra e più organizzato rispetto ai cugini. Buona però la reazione dei neroazzurri nonostante un primo tempo da dimenticare.

PRIMO TEMPO  L’Inter si schiera con un 4-2-3-1 con Ranocchia (recuperato) accanto a Juan Jesus, Gargano e Cambiasso al centro e il trio Guarin-Alvarez-Cassano alle spalle di Palacio; il Milan risponde con il 4-3-3 divenuto ormai classico e con l’ex di turno Balotelli al centro dell’attacco affiancato da El Shaarawy e Boateng. Subito ritmi altissimi, il Milan concede spazio dietro ma pressa e allo stesso tempo attacca con tanti uomini. De Sciglio e Abate fanno il bello e il cattivo tempo e mettono in mezzo tanti palloni interessanti, annullando i rispettivi marcatori e sfruttando le autostrade lasciate dalla formazione neroazzurra. Dopo un paio di belle combinazioni, El Shaarawy la sblocca al 21′! Taglia la difesa, riceve da Boateng e batte Handanovic con l’esterno destro, 1 a 0 meritato per il Milan e gran gol per il Faraone. Dopo il gol si attende la risposta dell’Inter ma la squadra guidata da Stramaccioni è confusionaria e si difende come può. Al 28′ Balotelli di testa su corner impatta benissimo, ma trova Handanovic sulla sua strada che con un intervento strepitoso toglie letteralmente la palla dalla porta. Dopo un minuto ancora Balotelli – Handanovic, con l’attaccante che raccoglie un cross al bacio di De Sciglio ma prende in pieno il portiere. L’Inter è in balia dell’avversario, prova un’azione solitaria Alvarez ma Cassano si addormenta e perde palla. L’ultima emozione della frazione la regalano ancora Balotelli e Handanovic. L’attaccante batte la punizione dalla trequarti ma il portiere risponde presente. Si chiude così il primo tempo, Milan meritatamente in vantaggio e Inter che deve ringraziare esclusivamente il suo estremo difensore.

SECONDO TEMPO Stramaccioni cambia qualcosa nello schema tattico (inverte i terzini, era d’obbligo) ma non gli uomini. L’Inter sembra tornare in campo con più ordine e con aggressività; al 55′ la prima fiammata neroazzurra con Guarin che raccoglie una gran palla di Palacio e conclude a botta sicura, Abbiati si supera e gli nega la gioia del gol. Pian piano la partita diventa più cattiva, un paio di gialli e qualche battibecco infiammano la partita che vive momenti di confusione proprio come nella prima frazione. Poi un’altra fiammata al 71′, decisiva. Nagatomo sulla sinistra mette in mezzo un bel pallone, Schelotto appena subentrato a Cambiasso trova il colpo di testa giusto (liberissimo) e batte Abbiati, uno a uno e italo-argentino in lacrime per la gioia. Negli ultimi venti minuti mancano lucidità e affiora la stanchezza, soprattutto nel Milan che sente la fatica di Champions League e lascia il pallino del gioco all’Inter che però non ne approfitta e sembra accontentarsi.

Finisce così, 1 a 1 tra Inter e Milan. Rammarico per i rossoneri che potevano chiuderla già nel primo tempo ma l’imprecisione e Handanovic hanno tenuto in piedi l’Inter, brava a crederci e a trovare il gol del pareggio nel secondo tempo.