David Beckham, lo Spice Boy dal piede fatato
Con il ritiro di David Beckham probabilmente si chiude un’era. E’ stato il primo vero giocatore ad essere una star dentro e fuori dal campo. Fin dagli inizi al Manchester United cui arrivò a sedici anni e dove si consacrò come grande giocatore fino all’ultima trionfale esperienza al Psg. David Beckham è stato un’icona del calcio, ma ha abbinato alla notorietà fuori dal campo tanti anni a grande livello sul prato verde. Con il Manchester United di Ferguson ha vinto praticamente tutto 6 Premier League, 2 FA Cup, 1 Champions Leauge e 1 coppa Intercontinentale. A Manchester ha vissuto probabilmente i suoi anni migliori caratterizzati dal rapporto padre-figlio con Sir Alex Ferguson, un rapporto fatto di stima e affetto ma anche momenti di tensione, come quando Sir Alex dopo una partita di Fa Cup gli tirò uno scarpino in fronte deturpando per un paio di settimane il preziosissimo volto dello Spice Boy.
“Becks non è mai stato un problema finché non si è sposato”- Alex Ferguson
Alla fine di quella stagione il passaggio storico al Real Madrid dei Galacticos per l’allora cifra record di 35 milioni di euro. La squadra più stellare per una star del calcio, un matrimonio perfetto. Peccato che nelle quattro stagioni a Madrid abbia vinto soltanto un campionato spagnolo. Ala scadenza del contratto con le merengues fa una scelta che si rivelerà pionieristica, diventa il primo grande giocatore dell’era moderna a scegliere di lasciare il calcio che conta per sposare il progetto dei Los Angeles Galaxy dove abbinerà alla vita da calciatore anche quella di star hollywoodiana. Ciò nonostante i risultati arrivano e con la compagine californiana vince per due volte la MLS. Beckham rimarrà sei anni a Los Angeles ma non rinuncerà al calcio che conta. Nelle soste invernali del campionato statunitense passa due volte al Milan a stagione in corso mostrando di poter essere ancora un calciatore decisivo ad alti livelli. Nella seconda delle due esperienze rossonere però si rompe il tendine d’Achille. A gennaio di quest’anno passa al Psg degli sceicchi con il quale si è appena laureato campione di Francia, prima di prendere la decisione di smettere col calcio.
“È due persone in una: è una persona quando gioca e un’ altra nella vita. Fuori dal campo, come certi uccelli della Patagonia, fa una cagata ad ogni passo. Ma durante i 90′ mostra doti di concentrazione, buona capacità di partecipazione, abnegazione, solidarietà”- Jorge Valdano
E’ stato un giocatore che ha diviso l’opinione pubblica, Beckham. Un grande professionista che però ha sempre pagato i pregiudizi legati al suo matrimonio con la popstar Victoria Adams e forse ha sempre dovuto dimostrare di essere un calciatore vero. Magari sarà stato un po’ sopravvalutato e strapagato più per gli introiti pubblicitari che garantiva che per le prestazioni in campo ma David Beckham è stato sicuramente uno dei migliori esterni destri degli ultimi vent’anni. Dotato di un piede destro magnifico col quale ha disegnato parabole perfette coi suoi cross o con i suoi celebri calci di punizione , nessuno potrà negare le qualità tecniche e morali di un calciatore che ha sempre dimostrato un grande attaccamento alla sua nazionale, alla quale però non è mai riuscito a regalare una vittoria internazionale. Al di là del Beckham popstar del calcio, negli occhi di chi lo ha visto giocare rimarrà la sua grande capacità di giocare a pallone e al calcio uno come David mancherà sicuramente.