La Famiglia Cavani

Claudio Cafarelli
14/06/2013

Succede spesso, sarà capitato a tutti, in uno scambio reciproco di compagnia e affetto che solo quando cresci riesci realmente ad apprezzare, trascorrere dai nonni tanti pomeriggi d’infanzia. Per quanto mi riguarda i ricordi più belli sono legati all’inverno e alle giornate trascorse a guardare, mentre cercavo invano di fare i compiti, le soap opera sudamericane più in voga del momento. Era una rassegna di pianti, contrasti, morti, tradimenti, inciuci e figli illegittimi (quelli ci sono sempre), e mi divertiva ascoltare i nonni discutere e commentare ogni vicenda che colpiva la “Manuela” di turno. In questi giorni quelle scene mi ritornano in mente con estrema facilità ma anche felicità, rivivendo un leit motiv conosciuto e che non stanca mai.

Infatti per chi non lo sapesse da alcune settimane a Napoli viene trasmessa quotidianamente una delle soap opera più viste e discusse della storia. In puro stile sudamericano l’Uruguay produce e trasmette il successore di racconti epici come “Terra Nostra” , “Anche i ricchi piangono”, la già citata “Manuela” , “Topazio” o “La donna del mistero”. Una produzione importante che affronta di petto i grandi racconti statunitensi. Così se le donne si allontanano dalla monotonia giornaliera concedendosi quindici minuti di relax e inciucio guardando “Beautiful”, gli uomini hanno la fortuna di poter assistere al live show “La Famiglia Cavani”.

Questo magico spettacolo televisivo-giornalistico si pone come alternativa a tutti i programmi attuali. E’ un mix tra il reality show “Grande Fratello” e la classica soap opera  e punta tutto sulla figura mistico-celebrativa di Edinson Cavani, calciatore sudamericano simile a Cristo e sotto contratto con la Società Sportiva Calcio Napoli. La trama è semplice ma sempre di moda. Ogni suo parente o vicino o semplice conoscente rilascia dichiarazioni sul futuro del protagonista. Ognuno esprime il suo parere, ognuno dice la sua. La voce viene amplificata dai media stranieri e italiani e il napoletano medio ogni mattina si ritrova a commentare articoli del genere “La mamma di Cavani confessa”, “Il papà di Cavani spinge per il Real Madrid”, “Il fratello di Cavani conosce i sogni del Matador”, “La cugina di Cavani sa dove andrà Edi”, “Il nipote di Cavani compra il gelato”, “Il vicino di Cavani andrà in vacanza a Londra”..ecc ecc

E’ un esercizio difficile e ricco di inventiva che richiede tanta fatica e soprattutto costanza. Ogni giorno qualcuno nel mondo si sveglia e sa che dovrà leggere o ascoltare le dichiarazioni di un consaguineo di Cavani. Ma perché tanto rumore? Perché tanta loquacità? Qualcuno ci venga in aiuto. C’è mai stato un eventuale cambio di maglia di un calciatore così discusso e chiacchierato pubblicamente dai familiari? Ma soprattutto per quanto tempo ancora dovremo assistere a queste scenette comiche? Qui c’è il rischio di dover ascoltare o leggere anche le dichiarazioni dei parenti della nuova ragazza, e chi lo sa, qualche intraprendente cronista potrebbe strappare il biberon dalle mani di Cavani jr e fargli rilasciare una dichiarazione sensazionale del tipo: “gu, gu, Cavani Real!”

Parafrasando un giornalista della zona, ad ogni dichiarazione di un parente del Matador dalla memoria del tifoso napoletano si cancellano automaticamente 10 suoi gol in maglia azzurra. Intanto De Laurentiis continua a respingere, come giusto che sia, ogni offerta inferiore alla cifra della clausola, questo è l’unico dato di fatto, che poi il ragazzo abbia intenzione di andare via, l’abbiamo capito perfettamente, e l’avremmo intuito anche senza sguinzagliare il bidello di quinta elementare del capocannoniere di serie A. Proceda la trattativa, vada avanti e prenda una strada, in tempi brevi per il bene nostro e a questo punto anche dei parenti, ma per piacere fate silenzio, la gente è stanca, e mentre il pettegolezzo distrae il popolo, le marche da bollo aumentano (non lo sapevate, vero?). Il teatrino è finito, Cavani, da top player prendi in mano la famiglia e vota per il silenzio, così come prendevi la squadra azzurra e giungevi alla vittoria.