Ambrosini core ingrato
L’atteggiamento di Ambrosini nei confronti dei rossoneri, da quando è diventato ufficialmente un giocatore della Fiorentina, non rappresenta certo un esempio da elogiare. Alle continue battutine sin dal suo sbarco a Firenze, cui si poteva soprassedere con un po’ di sforzo, nella giornata di ieri l’ex capitano del Milan ha aggiunto un’altra perla, stavolta impossibile da ignorare: è apparso sorridente al fianco di un tifoso viola che indossava l’ormai celebre t-shirt recante la scritta “Rigore per il Milan”, scatenando la reazione dei tifosi milanisti sul web.
Capitano mio capitano, che diavolo ti è venuto in mente?
Probabilmente quest’espressione avrà attraversato i pensieri di migliaia di tifosi milanisti in questi giorni. Il tanto amato Massimo Ambrosini, 18 anni al Milan, da quando è passato alla Fiorentina non perde occasione per scalare posizioni nella lista dei capitani meno amati dagli appassionati rossoneri. Appena giunto in viola Ambro Leone si è reso protagonista di diverse esternazioni, alcune anche legittime ma sicuramente fuori luogo per chi ha vestito la prestigiosa casacca milanista per 18 stagioni.
A partire dalla presentazione, in cui ha scherzato circa la sua espulsione nell’ultima giornata di Siena, episodio che poteva costare una stagione al diavolo, per poi ripetersi a distanza di pochi giorni, quando ha in più occasioni elogiato il gioco dei viola rispetto a quello del Milan. Per arrivare alla foto sopra citata, episodio che ha fatto infuriare i tifosi del Milan.
Possiamo anche comprendere l’amarezza del biondo pesarese per il mancato rinnovo con i rossoneri e vogliamo anche fare uno sforzo nel riconoscergli che magari poteva essergli riservato qualche onore maggiore. Non ci sembra minimamente corretto, però, l’atteggiamento tenuto dal centrocampista in questi primi giorni in viola.
Diamo un’occhiata a cosa è stato il Milan per Massimo. Preso dal piccolo Vicenza, ha vestito il rossonero per 18 stagioni. 18 contratti pesanti, 18 annate di fiducia, nonostante ne abbia terminate ben poche per via dei suoi continui infortuni. 18 anni che lo hanno portato sul tetto del mondo, anche se da comprimario visto che in periodi in cui il Milan a centrocampo disponeva di Pirlo, Seedorf, Gattuso, Rui Costa ecc.ecc. il centrocampista rossonero ben poco poteva contribuire ai successi internazionali del club. Unico giocatore in scadenza a cui, al termine del campionato 2011/2012, è stato rinnovato il contratto e a cui è stata addirittura affidata la fascia di capitano. I vari Gattuso, Zambrotta, Seedorf, Inzaghi, Van Bommel (sicuramente giocatori di un’altra caratura rispetto al mediano pesarese) hanno accettato la nuova politica societaria senza battere ciglio, anzi, per molti sono state solo lacrime di commozione e gratitudine (si pensi all’olandese Mark Van Bommel, in rossonero per soli due anni e scoppiato in lacrime davanti alle immagini di Milan Channel il giorno della sua ultima intervista). Non crediamo che Massimo possa lamentarsi proprio di nulla, né pensare di essere in credito con la società di via Turati, anzi è opportuno che muti atteggiamento e perchè no si scusi. Sì, si scusi, come fatto dopo aver esposto lo striscione anti-Inter sul pullman scoperto, il giorno dopo la vittoria della Champions 2007, sempre che non sia troppo tardi.
Corre il rischio che i tifosi del diavolo si dimentichino in fretta che ad indossare la stessa fascia di Baresi e Maldini sia stato anche questo biondo centrocampista venuto da Pesaro.