Babù alla Roma, espediente per tesserare Gervinho
Questa mattina tra le stanze del calciomercato è tornato in auge il nome di Babù, punta esterna rapida, di nazionalità brasiliana, che ha già vestito in Italia le maglie di Salernitana, Venezia, Lecce, Verona, Catania, Triestina, Avellino, Atletico Roma, Latina, Pergocrema e Paganese. Insomma un girovago dello Stivale pescato da Zdenek Zeman in un torneo amichevole svoltosi a Roma nel lontano 2001.
Ora Babù, Anderson Rodney de Oliveira il suo vero nome, sulla soglia dei 33 anni è stato tesserato dalla Roma, collega di reparto di Totti, Lamela e Osvaldo. Sogno o incubo? Realtà o fantasia? Sabatini è stato colpito dal caldo killer? Garcia vede nel brasiliano un talento nascosto capace di cambiare marcia alla squadra giallorossa? I tifosi giallorossi sono vittime inconsapevoli di uno scherzo poco simpatico?
Niente di tutto ciò, appena ingaggiata infatti, la punta è stata subito girata al Lleida Esportiu, club che milita nella Segunda Division B.
Perché questo velocissimo passaggio a Roma? Il pupillo del boemo è stato acquistato dai giallorossi soltanto per liberare il posto da extracomunitario destinato a Gervinho.
Nonostante le quattro reti siglate in otto partite disputate in serie A, Babù per la società della Capitale non merita una chance ma è solo un mezzo per tesserare l’ex Arsenal.
E pensare che il destino era dalla sua parte. Nella massima categoria ci si ricorda di lui soprattutto per la doppietta messa a segno all’Olimpico con la maglia del Lecce in un rocambolesco 3-3 con la Lazio, il massimo per un giocatore giallorosso, anche se per poche ore.