Walter, l’attaccante grasso del Goias: “Proteggo meglio il pallone”

Eduardo Barone
06/09/2013

Walter, l’attaccante grasso del Goias: “Proteggo meglio il pallone”

“Che fisico da calciatore!”. Probabilmente questa frase non l’ha mai sentita, Walter Enrique Da Silva, detto semplicemente Walter, attaccante della squadra brasiliana del Goias, con cui ha stipulato 8 gol in questo inizio di campionato. 100 kg per 176 cm, il calciatore brasiliano non può sfoggiare una forma smagliante. Eppure dimostra di saper giocare a calcio a ottimi livelli, affrontando e superando avversari ben più magri di lui. La punta 24enne del Goias è il quinto miglior marcatore del Brasilerao in quest’anno solare. La sua vita al di fuori dei campi di calcio non può dirsi sana: “Il mio problema non è quello che mangio a pranzo o a cena ma i tanti dolci, di cui sono ghiotto, che mangio la sera prima di andare a dormire“.

Nato nel 1989 a Porto Alegre, dove ha avuto le prime esperienze calcistiche in una piccola squadra locale, il San Josè, attraverso cui si è messo in mostra arrivando all’International di Porto Alegre e debuttando  con la prima squadra nel 2008. In quegli anni è stato convocato anche dalla Nazionale brasiliana Under 20, con cui ha vinto il Campionato sudamericano nel 2007, realizzando 5 gol insieme al suo partner offensivo, Pato. Nel 2010 il rapporto con l’International si sfalda. Walter non si sente appagato economicamente, avendo un ingaggio pari ad un calciatore delle giovanili pur essendo titolare fisso in prima squadra. “Così decisi di barricarmi in casa come segno di protesta chiedendo un adeguamento o la cessione. Dopo 15 giorni la società decise di cedermi“. Prima di arrivare al Goias ha avuto anche una piccola parentesi in Portogallo, al Porto, con cui non ha avuto molto spazio. Il ritorno in Brasile quindi avviene nel 2012, dove Walter esplode (sia tecnicamente che fisicamente…) diventando il bomber di “peso” che è tuttora. E non gli passa neanche per la testa di dimagrire: “Io mi sento bene, non voglio dimagrire molto. Credo di essere forte, così proteggo meglio il pallone e per il difensore non è facile spostarmi. Atleticamente sono uguale ai miei compagni, ma io faccio più gol“.

Cari Adriano e Ronaldo, se cercate un erede l’avete trovato.