Luca Vido, dal calcio a 5 al Milan sognando di diventare come Ibrahimovic
LUCA VIDO (Milan) – Nato il 3 febbraio 1997 a Bassano del Grappa (Vicenza). Altezza 1.81. Piede naturale: destro. Ruolo: seconda punta-trequartista.
Caratteristiche tecniche – Presenza scenica ed evidenti capacità tecniche. Spicca l’uno contro uno, eseguito sia da fermo che in velocità. Geniale nella rifinitura e in preparazione al tiro, che esegue con potenza e disinvoltura sia di destro, il suo piede naturale, che di sinistro. Il fisico risulta devastante, sia per struttura che per cattiveria. Può essere schierato in tutte le zone di attacco. Ma forse disponendolo a ridosso della porta avversaria si riuscirebbe ad esaltarne le qualità.
Dove migliorare – Nel gioco aereo e nello sfruttare la sua struttura. Deve impegnarsi nel cercare un comportamento più positivo, costruttivo e propedeutico alla crescita. La sua è una spiccata personalità, che deve essere utilizzata per una ricerca continua della prestazione.
Note personali – Inizia nel Favaro Veneto, società affiliata all’Udinese. Dopo due stagioni, all’età di 8 anni passa al Treviso dove gioca da terzino sinistro e da centrocampista centrale. A 11 anni in seguito al fallimento della società viene tesserato dal Padova dove con mister Piva gioca la prima parte di stagione da esterno e la seconda da punta. Segna tantissimo: 50 gol tra campionato e tornei nel suo primo anno, 30 nel secondo dove occupa la posizione di trequartista. Al torneo di Abano Terme del 2010 è premiato come miglior giocatore. Nell’ultimo anno a Padova viene aggregato ai Giovanissimi nazionali giocando con i ‘96 e nonostante la più giovane età riesce a segnare anche 7 gol. Arriva anche la prima chiamata in azzurro per il torneo Giovani Speranze. Nell’estate del 2011 il Milan lo strappa alla concorrenza e in rossonero si conferma subito un giocatore di grande valore. Luca è tifoso juventino e il suo idolo è Zlatan Ibrahimovic. Una curiosità: a Treviso oltre al calcio, parallelamente disputava un campionato di calcio a cinque Csi arrivando alle fasi nazionali. Dal calcetto ha ereditato qualche colpo, come il tiro di punta.
2011-12 – Con i Giovanissimi nazionali arriva alla semifinale scudetto, persa soltanto ai rigori contro l’Inter. Luca si mette in luce per grandi giocate e tanti gol: chiude la fase regolare del campionato con 25 gol all’attivo, ai quali va aggiunto quello segnato nel 2-1 al Genoa nel ritorno dei sedicesimi. Trascina i rossoneri alla conquista del torneo “Annovazzi” dove riceve il premio di miglior giocatore (segna in semifinale con il Chievo e in finale contro l’Inter). Arrivano anche le prime gioie in azzurro: al debutto ufficiale in Under 15 a febbraio segna uno dei quattro gol dell’Italia al Belgio, poi si ripete al torneo internazionale “Bruno De Marchi” segnando il primo dei tre gol alla Scozia e sbloccando il 2-0 alla Svizzera, e al “Torneo delle Nazioni” con un gol al Canada.
Dicono di lui – Stefano Nava: “È un diamante ancora grezzo, gli allenatori farlo luccicare sempre più. Ma anche lui ha il dovere di rendersi ancor più splendente, non disperdendo energie inutilmente, aumentando quelle dosi di umiltà e sacrificio necessari per inserirsi nel calcio che conta”.
Nazionale – Nella scorsa stagione ha fatto parte, fin dalle prime convocazioni, della neonata Under 15 allenata da Antonio Rocca. Partecipa da titolare alla doppia amichevole in Belgio, al 1^ Torneo “De Marchi” ed al 9^ Torneo delle Nazioni realizzando quattro reti in nove presenze complessive. Ora è impegnato al Mondiale under 17 negli Emirati Arabi convocato da Zoratto.
fonte: generazioniditalenti