Juventus, Pepe e gli spiragli tattici. Giù le mani da Vucinic!

Bologna vs Juventus - Serie A Tim 2012/2013

Note liete in casa Juve: a un punto dalla capolista Roma, 31 punti fatti su 36 disponibili, la banda di Antonio Conte si appresta a recuperare tre tasselli importanti: Stephan Lichtsteiner e Mirko Vucinic, mattatori dei due passati Scudetti, la cui assenza è stata ammortizzata da una squadra tosta e, soprattutto, da un grandissimo Tevez, e Simone Pepe, pedina tattica importantissima agli occhi del mister.

FINALMENTE PEPE362 giorni senza andare in campo per uno che fa questo lavoro sono un incubo – ha sottolineato il tornante bianconero – ma compagni, dirigenza e tifosi mi sono sempre stati molto vicini“.

Per chi non si ricorda l’importanza tattica del numero 7 bianconero basta andarsi a riguardare gli highlights del primo Scudetto bianconero: apporto importantissimo in entrambe le fasi, sia quella difensiva (coprendo le incursioni di Lichtsteiner, giocatore offensivo) che quella offensiva, con 6 marcature, mentre dall’altro lato il più difensivo Chiellini copriva l’estro di Vucinic, che comunque si è sempre dannato per rientrare, mostrando una verve che in pochi si aspettavano.

Nelle uscite con in Real Madrid mister Conte ha riproposto il vecchio modulo, con Marchisio al posto del tornante romano, ma il numero 8, vuoi per la scarsa attitudine al ruolo vuoi per lo stato di forma che continua a latitare, non ha brillato.

Si aprono così nuovi spiragli tattici: il nuovo tridente che è in fase di messa a punto in quel di Vinovo presenterà quasi sicuramente Tevez e Pepe ai lati, mentre come puntero lo spagnolo Llorente pare favorito rispetto a Vucinic e Quagliarella. Attenzione pure a una scelta più offensiva, che costringerebbe a scegliere Caceres e Chiellini come terzini, con Tevez-Vucinic esterni a supporto di Llorente, mentre si fa largo l’opzione Pogba ala destra: il francese è già stato schierato esterno nel 3-5-2, mostrando ottimi doti tecniche, soprattutto quando si è liberato per il cross.

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GIU’ LE MANI DA VUCINIC E’ periodo di Nazionali, e molti giornali sono in cerca di notizie per riempire le loro pagine: c’è chi parla del triangolo Icardi-Wanda-Maxi e chi cerca di affibbiare i calciatori ad altre (presunte) squadre che sarebbero interessate. Mirko Vucinic gode della stima incondizionata di Antonio Conte, e le possibilità che se ne vada sono prossime allo zero, con una Champions (si spera) ancora da affrontare.

Il montenegrino può giocare indifferentemente al fianco di Tevez o al suo posto (rimanendo nell’ambito del 3-5-2) oppure nelle situazioni elencate precedentemente nel 4-3-3, facendo rifiatare l’argentino che, fino a questo momento, ha quasi sempre giocato da titolare. Non si può dimenticare di quanto il numero 9 sia stato determinante nelle scorse stagioni, di quanto abbia tenuto tutti col fiato sospeso quando era lui quello in grado di risolvere le partite: sarebbe quantomeno ingeneroso dimenticarsi del suo talento cristallino, in questo momento oscurato dalla continuità di prestazioni e dalla fame del numero 10 argentino.