Zuniga: “Pronto tra un mese, il Napoli vuole vincere. Calcio? Scusatemi se lo chiamo lavoro”

Juan Camilo Zuniga, esterno del Napoli e della Nazionale colombiana, ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”. Il giocatore, convalescente dopo una operazione al menisco, ha affrontato diversi temi, tra cui gli obiettivi stagionali degli azzurri ed il suo recupero. Ecco quanto evidenziato da Maidirecalcio.com:

RITORNO IN CAMPO – “Conto di poter giocare nel giro di un mese, il programma di recupero procede bene. Non voglio bruciare le tappe, ma scalpito per rientrare, ho perso già troppe gare”. 

OBIETTIVI NAPOLI – “La squadra vuole arrivare fino in fondo sia in campionato che in Champions League. Negli ultimi quattro anni abbiamo fatto dei progressi incredibili. ed ora con mister Benitez il Napoli ha acquisito una dimensione internazionale grazie agli acquisti dei vari Reina, Higuain, Albiol e Callejon. Abbiamo in squadra gente che sa cosa significhi vincere e come sopportare la pressione dell’alta classifica. Ci hanno dato certezze, perché loro hanno nel sangue la capacità di imporsi. Sarà dura batterci, anche se è buffo dirlo ora che siamo reduci da una sconfitta. Ma abbiamo perso contro la Juventus, i più forti del campionato: due scudetti non li hanno placati, hanno ancora quella sana cattiveria agonistica”.

CONCORRENZA – Zuniga non ha dubbi: “Per il campionato dobbiamo fare i conti anche con InterRoma e Fiorentina: mi piace molto come gioca la squadra viola, mi diverte, interpreta il calcio come piace a me, in allegria. Un tunnel mi piace più d’una copertura difensiva. Io sono un uomo fortunato, faccio il lavoro che voglio: e scusatemi se lo chiamo lavoro“.

IL POCHO LAVEZZI – Zuniga conclude parlando di un suo grande amico, Ezequiel Lavezzi: “Con lui eravamo sempre assieme, sempre. Siamo amici e ci sentiamo spesso. Un ragazzo straordinario, che me ne ha combinate di tutti i colori. Ogni giorno c’era uno scherzo da evitare: e adesso, quelli che lui faceva a me io li rifilo ad Armero“.