Inghilterra, what a shame. La Nazionale continua a deludere
Le ultime amichevoli internazionali hanno dato un primo assaggio di quali saranno le squadre che partiranno per il Brasile con i favori del pronostico, quali potrebbero essere le possibili sorprese e quali rischiano di andare incontro a cocenti delusioni. La nazionale inglese, per quanto visto finora, può essere inclusa in quest’ultimo gruppo; con buona pace dei suoi tifosi, i quali rischieranno ancora una volta di passare l’estate con l’amaro in bocca. Le due gare casalinghe contro Cile e Germania hanno per l’ennesima volta rimarcato, caso mai ce ne fosse bisogno, le grosse deficienze della nazionale di Sua Maestà. Tre aspetti su tutti meritano di essere analizzati: la difesa insicura, il problema del bomber e, soprattutto, la rigidità del modulo, il 4-4-2.
DIFESA
Hodgson deve ancora decidere su chi punterà come coppia di centrali nella prossima estate. Il duo finora più provato è quello composto da Gary Cahill e Phil Jagielka; se il primo è oramai una certezza sia al Chelsea che in nazionale, il secondo è ancora un po’ acerbo e deve sostanzialmente ringraziare le continue lotte tra la FA e John Terry per l’opportunità datagli, lotte che hanno portato il capitano del Chelsea a dare l’addio alla nazionale nel Settembre 2012. Per quanto entrambi siano dei buoni giocatori, la coppia a volta vacilla e non pare così esente da sbavature. La cosa più preoccupante è che al momento non sembrano esserci sostituti all’altezza. Smalling alterna troppo spesso buone partite a pacchiani errori e Jones non sembra un’alternativa credibile.
La situazione sembra leggermente migliore sugli esterni di difesa. Ashley Cole è imprescindibile, anche perché Baines non è riuscito in nazionale a ripetere le ottime prove offerte con la maglia dell’Everton; a destra, invece, il titolare dovrebbe essere Glen Johnson, vistosi poco in questa ultima parte del 2013 a causa di un infortunio, con Walker che lo ha ben rimpiazzato e proverà a far venire qualche dubbio ad Hodgson in vista del mondiale.
L’ultima nota dolente in chiave difensiva è legata al portiere. Il titolare dovrebbe essere Joe Hart che contro la Germania ha salvato il risultato in almeno due occasioni, facendo capire che forse il periodo buio che lo ha segnato nell’ultimo mese e mezzo possa considerarsi superato. Il portiere del City, a 26 anni compiuti, non ha però ancora fatto il salto di qualità, e molti iniziano a chiedersi se davvero mai lo farà. Nell’ultimo mese Pellegrini gli ha più volte preferito Costel Pantilimon e anche se dalle ultime dichiarazioni il manager cileno sembra intenzionato a concedere una nuova opportunità ad Hart, i troppi errori commessi in questa prima parte di stagione potrebbero comunque lasciare qualche segno.
BOMBER
Sembra un paradosso che una nazionale che dispone di giocatori del calibro di Rooney o Sturridge, giusto per citarne due, possa avere il problema del bomber; eppure nessuno in casa inglese sembra avere le caratteristiche del centravanti. Per ovviare al problema Hodgson ha puntato su Ricky Lambert, classe ’82 e giunto in Premier per la prima volta a trent’anni. La punta dei Saints ha ben impressionato quando è stato chiamato in causa, ha segnato il goal della vittoria contro i cugini scozzesi dopo soli tre minuti dal suo esordio in nazionale e si è ripetuto contro la Moldova a Settembre. Tuttavia appare al momento difficile poter credere che possa essere lui la punta titolare al mondiale in Brasile. Gli altri compagni di reparto sono tutte seconde punte, nessuno dei quali pare avere le caratteristiche del 9. Sembra dunque di essere tornati al 2006 quando, in mancanza di alternative, il ruolo di centravanti fu affidato a Peter Crouch, certamente un buon giocatore ma altrettanto certamente non al livello di Balo, Cavani etc.
VECCHIA SCUOLA, POCHI RISULTATI
Il problema principale della nazionale inglese sta forse, o soprattutto, nel fatto che chi è in panchina non sembra esser ancora riuscito a trovare un modulo con cui far giocar bene la squadra. Hodgson ha posto una fede quasi religiosa nel 4-4-2, sistema che ha privato la nazionale di fantasia ed imprevedibilità. Tutti ricordano la prova offerta contro l’Italia nello scorso europeo, con la nazionale inglese schiacciata nella sua trequarti e mai capace di rendersi pericolosa. Nella gestione del pallone la squadra ha ancora tanto da migliorare e solo la velocità dei vari Townsend, che finora è stato la novità più positiva in casa inglese, Rooney e Sturridge può dare qualche chances ad una squadra che tra le europee sembra essere la più in ritardo e quella con il futuro meno roseo.