Destro: “Prima la Roma, poi il Mondiale”

Destro

L’attaccante della Roma, Mattia Destro, autore di due gol in due partite, si è confessato ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.

Destro, allora lei non è un calciatore finito.
“E’ stato scritto. Diciamo che adesso sono tornato calciatore. Se bravo o meno, lo lascio giudicare agli altri”.

Pensa sempre che non ci sia niente di male a dire ciò che si pensa?
“Resto della stessa idea. Anzi, sono ancora più sincero, ma al momento giusto”.

Ha mai temuto di smettere di giocare?
Pausa. “Forse no. Ho sempre voluto pensare in positivo, provando a farmi scivolare addosso tutto ciò che dicevano”.

Crede che pagherà qualcuno per gli errori che sono stati fatti?
“Non lo so, non dipende da me”.

Questo periodo difficile è stato utile a conoscere meglio le persone che le erano vicine?
“Sì, è stato un modo per fare pulizia”.

Adesso lucidi tre motivi per cui la Roma può vincere lo scudetto.
“Perché siamo forti, perché giochiamo bene e perché c’è un grande gruppo”.

E tre motivi per cui non può vincerlo?
“Mah, non saprei… Juve e Napoli sono forti, e poi i bianconeri sono più abituati a vincere”.

Lei da bambino era tifoso juventino, ci sarebbe un gusto maggiore a batterla?
“Sarebbe bellissimo, infatti ci provo”.

Le è passato in testa l’idea di andare in prestito a gennaio per tornare prima in forma?
“No, voglio restare qui. Con Garcia, poi, mi trovo benissimo”.

Lei e Balotelli eravate la coppia d’attacco della Primavera dell’Inter: se lei fosse un tifoso nerazzurro andrebbe a chiedere spiegazioni ai dirigenti nerazzurri per cessioni del genere?
“Non saprei. Sono stati loro a prendere certe decisioni e avranno pensato di fare bene”.

Ha sofferto quando l’Inter l’ha ceduta al Genoa?
“Neppure tanto. Certo, quando cresci in un club speri un giorno di esordire in Serie A”.

Prandelli ha detto che nell’ultimo anno il campionato gli ha proposto poco per la Nazionale. Che dice, col suo ritorno è meglio che non perda il girone di ritorno?
“Un passo alla volta. Alla Nazionale ci tengo, ma devo prima tornare in piena forma”.

Come finisce il Mondiale?
“Le favorite sono Brasile, Spagna e Argentina, ma occhio a Italia e Olanda. E poi noi abbiamo una grande tradizione in eventi del genere”.

Una volta ha detto che Balotelli era più completo di lei: lo pensa ancora?
“Mario è il più forte attaccante italiano”.

Che ne dice di un’Italia al Mondiale con questo attacco: Destro, Balotelli e Rossi?
“Sarebbe un sogno. Loro due ci saranno di sicuro, io ho solo paura che avere troppi obiettivi mi possano distogliere da ciò che faccio”.

Che direbbe a chi fa i «buu» a Mario?
“Per me i buu non sono solo una maniera razzista di esprimersi”.

Be’, per i calciatori bianchi è difficile sentirli.
“Gli insulti però ci sono per tanti giocatori”.

 

Tre mesi fa, l’attaccante della Roma, ha rilasciato una breve intervista in esclusiva ai microfoni di Maidirecalcio: