Schumacher, per un esperto il recupero non sarà rapido
Dopo le buone notizie giunte per quanto riguarda la situazione di Michael Schumacher, con la portavoce del tedesco, Sabine Kehm, che aveva parlato di momenti di coscienza uniti a segnali di risveglio, ci pensa il dottor Philippe Azouvi a tenere tutti con i piedi per terra ed a smorzare l’entusiasmo circa un risveglio in tempi brevi dello stesso Schumacher.
CAUTELA – Un recupero dal coma infatti non è prassi rapida e Azouvi tiene a precisare che bisogna comunque restare molto cauti in merito. In un’intervista concessa a “Metronews” il luminare ha dichiarato: “Sono passati più di 100 giorni di coma e bisogna non creare facili illusioni nelle previsioni. Per quanto riguarda una completa guarigione le statistiche indicano che il 30% delle persone che hanno vissuto la stessa situazione di Schumacher recuperano bene in seguito al coma farmacologico, mentre il 50% si ristabilisce pur mantenendo qualche handicap. Nel 20% dei casi invece si registrano gravi disabilità che necessitano di una assistenza costante”.
IL MESSAGGIO – A mandare comunque un messaggio di incoraggiamento a Schumacher ed alla sua famiglia è Joachim Deckarm, ex giocatore tedesco di pallamano, una celebrità nel suo paese, che nel 1978 in seguito ad uno scontro di gioco subì un violento trauma cranico riportando la frattura della calotta cranica. L’incidente causò all’atleta serie lesioni cerebrali ed un danneggiamento delle meningi; in quel caso il coma durò soltanto 13 giorni ma ha lasciato a Deckarm un handicap mentale nonostante le funzionalità del corpo siano del tutto normali. Handicap che non ne pregiudica comunque le capacità cognitive e mentali. E per la leggenda Ferrari e 7 volte campione del mondo si tratta dell’ennesimo attestato di stima.