Serie A: Juve, altro step. Milanesi on fire, lotta salvezza da brividi
TRAGUARDO IN VISTA – Come da copione, la Juventus batte il Bologna e mantiene intatto il vantaggio di 8 punti dalla Roma a 4 giornate dal termine del Campionato. La vittoria arriva solo di misura grazie al bel gol di Paul Pogba, il 7° del suo torneo. La squadra di Conte ha saputo ripartire in maniera ottimale dopo il ko di Napoli e ormai lo Scudetto è solo questione di matematica. L’impegno contro il Benfica per l’accesso alla Finale di Europa League diventa, dunque, assolutamente prioritario per inseguire il sogno di un double e di una nuova affermazione europea dopo anni di insuccessi. Il Bologna di Ballardini, che ha sfiorato il terzo pareggio consecutivo allo Stadium con tre squadre diverse, aveva tutto sommato interpretato la gara in maniera ottimale, con una buona copertura difensiva e un discreto possesso palla lontano dalla porta. La situazione è sempre critica per quanto concerne la zona rossa e ora per i felsinei è obbligatorio cercare punti per non veder realizzato l’incubo impronosticabile di una retrocessione in Serie B.
DI NUOVO IN CHAMPIONS – La Roma resta sempre distanziata di 8 punti dalla Juventus, ma la vittoria esterna in casa della Fiorentina permette ai giallorossi di ottenere l’aritmetica partecipazione alla prossima Champions League senza preliminari. La Roma aveva partecipato per l’ultima volta alla competizione nel 2010-2011, e ritorna finalmente nell’Europa che conta battendo anche il record di vittorie stagionali della società in Serie A: quello in casa Viola è stato il 25° squillo di una stagione che potrebbe vedere la Lupa abbattere la quota dei 90 punti senza vincere il titolo. Una follia. La Roma eguaglia anche il record di punti della sua Storia, record che verrà evidentemente superato nelle prossime gare. Se Garcia ride, purtroppo Montella non può che piangere di fronte alla 10a sconfitta stagionale e al quarto posto che sembra molto meno saldo rispetto a prima: adesso l’Inter è soltanto a 2 lunghezze di distanza.
SAME OLD STORY – Per l’ennesima volta in stagione, il Napoli butta alle ortiche una gara contro una “piccola” trovando il secondo pareggio stagionale contro l’Udinese di quest’anno, di certo non la migliore delle ultime annate. Al gol di Callejon (13° in Campionato, 18° stagionale) risponde Bruno Fernandes che, approfittando di un pasticcio della coppia Reina-Behrami, trova il secondo gol in Serie A ancora contro gli azzurri, ai quali aveva già segnato nella gara d’andata al San Paolo. Ancora una volta sono venuti fuori gli spaventosi limiti del Napoli, una squadra che senza la giusta motivazione mentale non riesce a chiudere le partite e perde punti preziosissimi. Il distacco dalla Roma è di 14 punti, un’infinità. Bisognerà ripartire da quanto di buono fatto in questa stagione per impostare al meglio il prossimo Campionato. Magari con una Coppa Italia in più in bacheca…L’Udinese può considerarsi ormai salva, avendo raggiunto quota 39 punti in classifica: pur brillando meno degli anni scorsi, la squadra di Guidolin è riuscita a mostrare buone cose e di sicuro avrà a che fare con grosse plusvalenze in entrata grazie alla cessione dei suoi gioielli.
HANDANOVIC SANTO SUBITO – L’Inter torna a vincere a Parma dopo lo 0-2 con doppietta di Ibra che consegnò lo Scudetto agli uomini di Mancini con lo stesso punteggio: reti di Rolando e Guarìn. Ancora una volta però decisivissimo San Samir Handanovic, che para il secondo rigore in due giornate (terzo stagionale) e consente ai suoi di non subire gol in momenti decisivi della gara (0-1 contro la Samp, 0-0 ieri) mantenendo nuovamente una situazione di clean sheet. Mazzarri e i suoi si trovano adesso a -2 dalla Fiorentina, e la settimana prossima la sfida casalinga con un Napoli ormai senza stimoli servirà a capire se l’Inter potrà finalmente ipotecare la qualificazione all’Europa League dell’anno prossimo. Il Parma rimane a quota 51 ma viene raggiunto dal Milan e dovrà lottare fino all’ultimo per cullare il sogno del ritorno ai palcoscenici europei.
MILAN FORZA CINQUE – 5 le vittorie consecutive per il Milan di Seedorf (davvero clamoroso il fatto che sia in discussione in questo momento stagionale) che annienta il Livorno per 3-0 con una bella prestazione del ritrovato Balotelli, autore del primo gol e dell’assist per la terza segnatura targata Pazzini. I rossoneri sono in serie positiva da 6 turni e sembrano aver trovato, finalmente, la quadratura del cerchio. La zona Europa League è finalmente raggiunta, anche se in compartecipazione con il Parma che risulta favorito in virtù degli scontri diretti vinti all’andata e al ritorno. Nei prossimi quattro impegni, tra cui ovviamente spicca il Derby contro l’Inter, Seedorf si giocherà probabilmente le chance di riconferma l’anno prossimo e l’accesso in Europa per quest’anno. Il Livorno è ormai in crisi: penultima posizione ed esonero per Mimmo Di Carlo. Spinelli richiama disperatamente Nicola ma il vero danno è stato cacciarlo quando il Livorno non andava poi così male. Agli amaranto servono 4 miracoli per non finire di nuovo nella serie cadetta.
SPETTACOLO BAGNATO – Sotto una pioggia torrenziale Lazio e Torino regalano un grande show pareggiando 3-3 e viaggiando a braccetto a 49 punti (insieme al Verona) per una speranza meno concreta ma non certo sparita di Europa. Ancora in gol Immobile che con il suo 20° gol allunga in classifica marcatori su Carlitos Tevez. Il Mondiale sembra ormai cosa fatta. La Lazio recupera la partita all’ultimo secondo ma, rispetto al Torino, sembra una squadra maggiormente in difficoltà: starà a Reja cercare di motivare il suo team per la conquista del piazzamento europeo che, attualmente, appare davvero improbabile.
LE DUE FACCE DI VERONA, SASSUOLO E CATANIA CI CREDONO – A 49 punti, come detto, troviamo anche il Verona di Mandorlini che per la matematica risulta ancora in corsa per l’Europa League. Espugnato l’Atleti Azzurri d’Italia grazie al gol dell’ex di Donati e la 18a rete di Toni, che supera Higuain e raggiunge Tevez in classifica cannonieri. Il gol di Denis non risulta decisivo per l’Atalanta che, dopo una grande striscia di affermazioni consecutive, è stata stroncata dalla sconfitta inaspettata contro il Sassuolo e pare si sia accontentata di una salvezza tranquilla. Proprio il Sassuolo trova una preziosissima vittoria in casa del Chievo Verona: gli uomini di Corini sprecano clamorosamente il match ball salvezza e vengono nuovamente risucchiati nel vortice della zona pericolo dagli emiliani, che ritrovano in Berardi l’uomo decisivo. Considerando anche la vittoria a sorpresa del Cagliari (con ritorno al gol per Sau) in casa di un Genoa tranquillo ma in crisi di risultati, il Chievo vede allontanarsi gli isolani e resta a sole due lunghezze da Bologna e Sassuolo, terzultime a pari punti. A rientrare clamorosamente in corsa, almeno per il calcolo numerico, è anche il fanalino di coda Catania che gioca probabilmente la sua migliore sfida nel girone di ritorno battendo per 2-1 una Sampdoria imbottita di seconde linee: per guadagnare la salvezza ci vorrà solo un miracolo, ma una vittoria può far morale e ai tifosi etnei non resta che sperare in una scia di fortuna e motivazione per conquistare una salvezza che a tratti appare, purtroppo, utopica.