Torneo final, 15/a fecha: Gimnasia e River, nuova coppia in testa
La strana coppia. Dopo la 15° giornata del Final volano in testa River Plate e Gimnasia La Plata, due team che a questo punto del campionato sembrano davvero lanciate e pronte per aprire un nuovo capitolo della loro storia. River che dopo la retrocessione e la lenta scalata ha trovato l’amalgama giusto con tanti giovani bravissimi e un gruppo forte, guidato dal Pelado Diaz, molto attento alla tattica e sempre saggio nelle proprie scelte. Il Gimnasia di Troglio invece ha raggiunto uno stato di forma superiore a tutti gli altri, vincendo sei partite nelle ultime sette, una squadra unita e ben rodata, con un Troglio in panchina che si sta rivelando tecnico di spessore. Ne rimangono sempre meno, e parliamo di giornate alla fine, ma ce ne sono sempre di più, di squadre che vogliono vincere. Una giornata ricca di zero a zero, in cui si è segnato poco ovunque. Nel mucchio selvaggio di testa adesso si è portata avanti questa coppia di squadre, ma ancora tutto è apertissimo. Saranno tutte decisive e tutte delle piccole finali da qui all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Davvero uno spettacolo questo Final. 15° giornata fortunata solo per River e Gimnasia, vincenti, con l’aggiunta del Godoy Cruz, tornato nel gruppo che conta e adesso a meno due dalla vetta dopo la vittoria 3 a 0 in casa contro l’Atletico Rafaela che gli permette di racimolare altri punti preziosi in chiave salvezza. Gli altri pareggiano tutti, il Colon, l’Estudiantes, il Rosario e il San Lorenzo, mentre sprofonda e dice addio ai sogni di gloria il Velez Sarsfield, alla quarta sconfitta consecutiva, sceso a meno sette dalla vetta. Torna alla vittoria il Boca Juniors, dopo due pareggi, vittoria che dà morale ma che non le fa cambiare di molto la posizione in classifica, che vede gli xeneizes sempre a meno sette dalle prime due.
Partita del 19/04:
Rosario Central – Estudiantes
Era una delle partite di cartello ma ha vinto la troppa tattica e la voglia di non perdere punti proprio sul più bello. Due squadre solide e ben messe in campo, come di consueto, hanno avuto la prima parte di gara per studiarsi e trovare i punti deboli dell’avversario con alcuni spunti di Encina per las canallas, e alcuni tiri da fuori per gli ospiti. Estudiantes che mano a mano ha trovato il predominio territoriale e la miglior gestione della palla e ha creato qualche iniziativa buona, come l’azione che aveva mandato in gol Carrillo, annullato per fuorigioco. L’occasione più grande però è arrivata con Jara, che con una botta da fuori ha colpito la traversa. Anche nel secondo tempo, un buon Caranta e un po’ di fortuna hanno salvato il Central, che non ha fatto altro che cercare Abreu di testa, là davanti, con spizzate ed inserimenti da dietro ma senza creare pericoli seri. Finale con poche forze e scarsa lucidità in campo, con le due squadre che si sono ben annullate e che vedono il bicchiere mezzo pieno, rimanendo comunque seconda a un punto, cioè l’Estudiantes e sesta a quattro lunghezze, cioè il Central.
Quilmes – Olimpo
Valencia non vuole più fermarsi. Il Trencito colombiano degli aurinegros continua a segnare e manda al tappeto anche il Quilmes, steso e abbattuto sia fisicamente che psicologicamente, con una situazione di promedio che si è rifatta bruttissima. Giù il cappello per l’Olimpo, autore fin qui di un campionato stupendo, con una situazione di classifica che lo vede a 22 punti, ottavo, con squadre sotto del calibro di Boca, Newell’s, Velez. Olimpo che ha tenuto il possesso palla in tutto l’arco della partita, senza generare grosse occasioni ma trovandone una giusta e concretizzata dal Trencito Valencia, salito a quota sei reti. Solido in mezzo e quadrato dietro, fisicamente fortissimo, l’Olimpo di Perazzo ha rischiato moltissimo al minuto 37, quando Brana ha colpito il palo su un tiro deviato da Champagne ma sulla ribattuta Caneo ha mandato alto incredibilmente, occasionissima sprecata per los cerveceros. Così al ’60, gran giocata di fisico e di tecnica di Valencia e uno a zero e partita che si è subito incanalata come volevano gli ospiti di Bahia Blanca, difesa e ripartenze. Quilmes che è stato sopraffatto dal nervosismo e dalla voglia di segnare ma che non è più riuscito a creare pericoli. Adesso il descenso è sempre più vicino.
Partite del 20/04:
San Lorenzo – Newell’s Old Boys
Delusione, delusione, solo tanta delusione. Un pareggio zero a zero che non accontenta nessuno. Deludono i tifosi e soprattutto le aspettative queste due nobili del calcio argentino, che stanno però attraversando un periodaccio. Soprattutto il Newell’s che dopo il cambio in panchina non sembra essere tanto diverso, con poca propensione a segnare e a creare occasioni ma piuttosto difensiva e a proprio agio solo nel possesso. San Lorenzo che invece è andato in campo con la testa alla Libertadores e che schierava una squadra di riserve, tra infortunati squalifiche e turnover annunciato di Bauza. Ne è venuto fuori uno spettacolo lento e noioso con occasioni vere, da contare sulle dita di una sola mano. San Lorenzo che ci ha provato in modo serio soprattutto nel secondo tempo, con l’ingresso in campo dei leader. La più grande occasioni sui piedi di Matos, che invece di segnare ha offerto l’assist a Piatti ma Guzman è riuscito a neutralizzare. Newell’s che prosegue nel proprio campionato davvero deprimente, con 18 punti e il dodicesimo posto. San Lorenzo che sta perdendo colpi, adesso attardato a meno quattro in settima posizione.
Colon – Belgrano
Il Colon manca ancora una volta l’appuntamento con il coraggio e si accontenta di un pareggino striminzito, vale a dire un brutto zero a zero, contro un Belgrano che ha avuto solo la forza di protestare per un gol annullato nel finale ma che ha fatto da specchio al Colon, rimanendo guardingo e assicurandosi di non prenderle. Davvero due squadre troppo bloccate e timide che dall’inizio alla fine hanno deciso di non rischiare troppo per non farsi male. Il Colon per rimanere lassù, a sognare ancora e per scacciare sempre più il descenso; il Belgrano per il morale e per fare qualche punto utile al proprio cammino verso una calma salvezza. Unico episodio, il lancio di oggetti da parte di tifosi del Colon, che hanno colpito un guardalinee, costretto alle cure mediche con la sospensione della partita per alcuni minuti. Identificato e fermato un giovane, accusato di essere stato l’artefice del gesto, mentre per il Colon, la chiusura del settore interessato per una partita.
Arsenal de Sarandi – Lanus
Effetto Martin Palermo immediato a Sarandi. In sole 48 ore il neo mister del Viaducto ridona grinta e orgoglio ai propri ragazzi, vince con un bel 3 a 1 contro un avversario difficilissimo e rialza la testa, in vista dela finale di stagione e della copa Libertadores. Giocatori rinati, buon ritmo e tantissima grinta. Così la nuova versione dell’Arse, vincente e fortunata. Granate non da meno, autore di una partita coraggiosa e ricca di spunti offensivi, come al solito. Poca precisione e pochissima fortuna, per i ragazzi di Barros Schelotto. Tutti i gol nel secondo tempo, con Caraglio al ’57 e al ’67, autore di un bellissimo primo gol e di una prestazione da trascinatore; altro uomo partita, Rolle, che ha regalato bel calcio e due assist sui tre gol. Tre a zero di Braghieri al minuto 89 e solo nel finale gol bandiera del granate con El Tanque Silva al ’92. Arsenal che lascia per il momento l’ultima posizione in classifica e si rilancia, Lanus che vede allontanarsi la vetta, adesso a 5 lunghezze, ma che guarda sempre con un occhio alla Libertadores.
Argentinos Juniors – Racing Club
Come spesso accade vince il più cinico o quello con un gran talento in squadra. Per il Racing, stavolta sono buone entrambe con tre tiri in porta in tutta la partita e il gol risolutore al 44 del secondo tempo grazie ad una giocata sopraffina di De Paul, giovane numero dieci davvero molto interessante. Solo Hauche aveva dato l’impressione di potersi rendere pericoloso, con una occasione a inizio partita e altri buoni spunti, Hauche però sostituito da Merlo al ’64. Argentinos Juniors che è sempre più condannato alla retrocessione, pur non avendo giocato male e avendo avuto il possesso del gioco per lunghi tratti, senza però entrare troppo nell’area avversaria. Argentinos che in più, era rimasto in dieci al ’69, per la doppia ammonizione a Rodriguez. Al ’91 espulso anche Aued per il Racing, ancora per doppia ammonizione. Racing che scala posizioni in classifica e rialza la testa, ottenendo buoni punti. Argentinos che invece attende solo la matematica per la definitiva condanna.
River Plate – Velez Sarsfield
Monumental in festa, il River è ancora primo. Ciao ciao Velez, il Final ormai è andato. Millonarios che affondano il Fortin e che volano in testa con il Gimnasia, che con tutto il rispetto, è meno attrezzata del River alla vittoria finale. River che ormai ha assimilato modulo e tattiche del Pelado Diaz, che prosegue a segnare poco ma ad avere una difesa impenetrabile. Così i punti salgono ancora e ancora e ancora. Dalla retrocessione del 2011 al primo posto di oggi, tanti giovani che stanno esplodendo e alcuni veterani che tengono il gruppo unito. Giovani terribili come i tre colombiani, che formano l’ossatura della squadra, con Balanta in difesa, Carbonero a centrocampo e Teo Gutierrez davanti. Una squadra che riesce a sprecare in ogni partita almeno 4,5 occasioni ghiotte da gol, stavolta stata aiutata dalla papera di Sosa, portiere del Fortin, che alla mezzora ha permesso a Teo Gutierrez di segnare facilmente, ben rifornito da Lanzini, proprio alla mezzora. Rinvio scellerato del portiere ospite, palla sulla testa del dieci millonario e Teo solo soletto davanti alla porta la appoggia dentro di piatto.
Partite del 21/04:
Tigre – Boca Juniors
Proprio lui, che qui è di casa, ha punito una sua squadra; Juan Roman Riquelme gela Victoria e tutto il pubblico di casa, che in parte lo aveva fischiato e in parte osannato, e riporta al successo il Boca. Un gol arrivato al ’90, grazie ad una perla balistica classica del numero dieci xeneize e un gol che ha spezzato uno zero a zero davvero scritto. Boca che ha delineato i soliti problemi di gioco, come la completa assenza di fantasia e di movimento, il poco peso offensivo e il ritmo davvero lentissimo. Tigre che ha cercato l’offensiva con coraggio e come chi sa che non ha niente da perdere ma la qualità dei propri uomini si sa, è quella che è, così la porta non è stata mai inquadrata. Boca che risale la classifica e punta alla qualificazione in copa argentina, con tanta delusione ancora da smaltire. Tigre sempre tra alti e bassi, in una mediocre posizione di classifica ma con un promedio accettabile.
Godoy Cruz – Atletico Rafaela
Tre a zero che dice tutto. Il Godoy Cruz ha giocato per i tre punti con tanta convinzione nei propri mezzi e voglia di vincere da buttare. Il tifo di casa ha fatto il resto, caricando la propria squadra, che adesso vede ancora una volta la luce della salvezza. Laggiù in fondo a vincere è stato infatti il solo Godoy Cruz, in terzultima posizione nella tabella promedio, guadagnando preziosissimi punti sulle due squadre dietro e mettendo nel mirino le due subito davanti, adesso distanziate di pochissimo. Una delle due è proprio l’Atletico Rafaela di Burruchaga, partito benissimo e poi imploso all’improvviso, arrivando a sette partite senza vittoria. La Crema di Burruchaga deve davvero guardarsi le spalle adesso o rischierà seriamente la retrocessione. Partita iniziata bene per gli ospiti, che hanno sprecato occasioni con Vera e sono stati respinti dalle parate di Carranza. Godoy Cruz cresciuto alla distanza, grazie ad un centrocampo davvero in palla. Al ’22, proprio un’iniziativa di un centrocampista, Fernandez, ha propiziato l’autogol del terzino sinistro della Crema, Eluchans. Inizio ripresa che spiana la strada al Godoy Cruz con il gol del raddoppio grazie al paraguaiano Julio Rodriguez, ben assistito da Castillon. Al ’76 poi il tre a zero, stavolta con Diego Rodriguez rifornito dall’assist dell’omonimo Julio.
Gimnasia La Plata – All Boys
Lupo mangia tutti. Il Gimnasia di Pedro Troglio è arrivata al primo posto, divorando avversario su avversario negli ultimi mesi e nel Parque anche l’All Boys ha subito. Albo che torna nei bassifondi e che deve tornare subito alla vittoria per evitare la retrocessione. Gimnasia che sogna in grande, che già si è creata dei film e dei pensieri davvero strani. Il titolo da queste parti manca dal 1929. Ci sono voluti solo otto minuti per sentire il grido del Parque, esploso alla rovesciata fantastica del campitano Licht, difensore che per una volta è sembrato un grande centravanti. Gimnasia che ha giocato con carattere da vendere e con una grande solidità, stoppando tutte le iniziative dell’Albo. Solo il due a zero di Bou, al ’69, ha fatto reagire in maniera veemente gli uomini del Negro Rodriguez, fin lì poco pericolosi e troppo confusionari nella ricerca spasmodica del gol. Gol arrivato con Calleri al ’72 e All Boys che si è buttato all’arrembaggio nel finale, mettendo ai paletti il Gimnasia, che ha stretto i denti, difendendosi con tutte le forze e portando a casa tre punti dolcissimi, con la quinta vittoria consecutiva e un primo posto leggendario.
Classifica dopo la 14/a giornata:
Gimnasia L.P. – 27
River Plate – 27
Estudiantes – 26
Colon – 26
Godoy Cruz – 25
Rosario Central – 23
San Lorenzo – 23
Olimpo – 22
Lanus – 22*
Boca Juniors – 20
Velez Sarsfield – 20
Newell’s – 18
Belgrano – 17
Tigre – 16*
Racing Club – 16
Atl. Rafaela – 15
Quilmes – 15
Argentinos Jrs – 15
Arsenal Sarandi – 14
All Boys – 14
*(Una partita in meno)