Ljungberg: “La Juventus voleva portarmi in Italia”

Ljungberg: “La Juventus voleva portarmi in Italia”

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Dopo circa due anni che la sua ultima esperienza calcistica è terminata,  in Giappone con lo Shimizu S-Pulse, Fredick Ljungberg è stato scelto dall’Arsenal per rappresentare la società nelle sedi internazionali. Una sorta di ambasciatore del club con cui lo svedese  ha disputato oltre 200 partite e segnato quasi 50 gol: “Essere l’ambasciatore del club a cui sono più legato per me è un grande onore, anche perché non mi limito a rappresentare le scuole calcio all’estero, ma ho l’occasione d’incontrare sindaci e politici di tutto il mondo.” 

Il modello Arsenal fondato sui giovani però sembra in declino: “Negli ultimi anni la proprietà ha investito nel nuovo stadio e non ha potuto spendere troppo sul mercato – rivela lo svedese a Goal.com –  Dall’estate scorsa finalmente il trend sembra cambiato e sono certo che nei prossimi anni l’Arsenal tornerà a primeggiare, sarà pericoloso per tutti incontrarla e torneranno anche i trofei. Tutti i top club oggi cercano di avere delle proprie accademie. L’Arsenal prima fra tutte. Certo per completare una squadra di grande livello bisogna poi comprare altri campioni”. E sull’ormai prossima vittoria del Liverpool della Premier League: “Il Liverpool sta meritando il titolo, ha un attaccante fantastico come Suarez, un giocatore che fa la differenza con i suoi gol e Gerrard poi sta facendo una stagione eccezionale. Giocano davvero bene!”.

Ljungberg rivela anche un retroscena della sua carriera legato alla Serie A: “Ci ci sono state due occasioni in cui potevo venire in Italia, quando ero molto giovane e poi quando ho lasciato l’Arsenal per andare negli Stati Uniti. Non voglio fare i nomi delle squadre, però c’è una storia che è risaputa, diciamo quasi ufficiale, quando stavo per firmare con l’Arsenal, ho incontrato anche i dirigenti della Juventus”