Academy Chelsea: 20.000 £ a settimana e un futuro lontano dai Blues

Academy Chelsea: 20.000 £ a settimana e un futuro lontano dai Blues

andreas

Sul sito del Mail Online è apparso, nelle scorse settimane, un’interessante approfondimento sulle giovanili del Chelsea. La testata giornalistica d’oltremanica ha riportato la storia di Andreas Christensen, e di altre giovani promesse dell’academy dei Blues; tutte strapagate, nonostante l’età, e tutte con davvero poche speranze di giocare nella prima squadra allenata da Mourinho. Il caso che fa più discutere è proprio quello del giovane Christensen, 18 anni compiuti lo scorso 10 Aprile e un contratto che gli porta ben 20.000 £ a settimana, più di 97.000 euro al mese. Acquistato dal Brondby un paio di anni fa, il giovane danese ha tutte le carte in regola per diventare un ottimo giocatore: nato come difensore centrale e adattabile anche come mediano davanti alla difesa, la “gazzella“, come è stato soprannominato dagli addetti ai lavori, si è dimostrato essere una delle promesse con più possibilità di sfondare nel calcio che conta; salvo un piccolo particolare, il fatto che giochi nelle giovanili del Chelsea. Già, perchè sono più o meno sedici anni che un giocatore proveniente dall’academy dei Blues non riesce ad essere confermato nella prima squadra; l’ultimo ad esserci riuscito fu John Terry, nell’ormai ben lontano 1998. E dire che di giocatori interessanti il settore giovanile del Chelsea ne ha sfornati; tutti, al momento di diventare professionisti, sono però emigrati lontano da Stamford Bridge. Da Borini a Jeffrey Bruma, da Josh Mc Eachren a Kakuta: tutte le stelline delle giovanili del Blues, per trovare consacrazione nel calcio dei grandi, sono stati costretti a cambiare aria e lasciare l’ovile; tutto ciò a discapito dei forti investimenti fatti dalla società nell’accademy, che hanno tra l’altro portato alla conquista della FA Youth Cup nel 2010 e nel 2012.
Ora lo stesso destino sembra essere riservato alle nuove promesse dei Blues; nonostante gli stipendi faraonici i vari Bamford, Baker e Nathan Ake dovranno probabilmente emigrare verso nuovi lidi, in cerca di qualche società che abbia il coraggio di lanciarli in prima squadra. Questo sembra essere anche il destino di Andreas Christensen, convocato una sola volta, per altro nella scorsa stagione da Benitez, in prima squadra e mai fatto esordire; rimane il dilemma esistenziale: perchè investire così tanto su ragazzini a cui, comunque, non verrà mai data la possibilità di consacrarsi in prima squadra?