La “revolucion” del calcio argentino
Svolta epocale o attaccamento alla tradizione? Cambierà davvero tutto nel calcio argentino? Fino a martedì non lo sapremo mai. Nel frattempo ci possiamo schiarire la mente e farci delle idee più precise sul calcio che forse sarà e che di sicuro vorrebbero gli attuali vertici dell’Afa. Eccolo il progetto firmato Grondona.
Il giornale argentino Olé ha ottenuto il documento originale, sotto forma di fax diretto dall’Afa ai club, in modo assolutamente top secret ed esclusivo, nel quale sono riassunti i punti fondamentali della riforma dei principali campionati argentini voluta dal presidente Julio Grondona, soprattutto della Primera Division, vero cavallo di battaglia di Grondona con il fermo supporto dei vertici federali. L’idea del presidente dell’Afa è che dal febbraio 2015, in Primera Division, giocheranno 30 squadre con la formula classica del girone unico con partite di andata e ritorno. Nella seconda pagina del fax, viene invece spiegato il punto cruciale, quello più controverso, vale a dire la motivazione per il quale i 30 partecipanti giocheranno nella massima serie per meriti sportivi. Così viene spiegato nel documento “Nella seconda metà del 2014 si giocherà il campionato della Primera B Nacional per la promozione in Primera Division, con un totale di 22 squadre. Di queste, tre di loro retrocedono dalla Primera Division nella stagione 2013/2014 alla fine di questo torneo Final; altri 15 squadre appartengono alla B Nacional, quelle che non verranno promosse e hanno mantenuto la categoria al termine della stagione 2013/2014; inoltre continuando, ci saranno le due promosse dalla B Metropolitana e le due promosse dal torneo Argentino A”. Ed ancora continua il fax “Per quanto riguarda queste 22 squadre, il meccanismo con il quale giocheranno il campionato sarà il seguente “Le 22 squadre saranno divise in due zone di 11 squadre, in base al merito sportivo, una volta conclusa la stagione 2013/2014. In ogni zona si giocherà con il sistema di andata e ritorno tutti contro tutti. I primi cinque classificati in ciascuna zona saranno promossi in Primera Division”.
Ma nel frattempo come sarà la Primera Division? “Sarà un torneo di transizione, infatti si giocherà il torneo Inicial 2014, identico al torneo Final odierno. Lo giocheranno tutti i 17 club che hanno mantenuto la categoria, con in più le tre neopromosse dalla B Nacional. Ma dal 2015, la novità è che ci saranno due retrocesse nel promedio”. Inoltre nel documento c’è una sezione a parte che fa riferimento anche alle coppe “Per quanto riguarda la Libertadores, nell’edizione 2016, si qualificherà il campione della Primera Division, quello della Copa Argentina, due squadre dai playoff e il club con il migliore piazzamento nella copa Sudamericana. Alla copa Sudamericana potrà accedere il campione della Supercopa Argentina e altri cinque club anch’essi provenienti da playoff”. Infine nel documento si posso leggere alcuni fondamenti base che la federazione ha inserito, per valorizzare le proprie idee e per dare ancora più lustro alla riforma. Eccoli riassunti “Così facendo si favoriscono i progetti a lungo termine; ci sarà più pazienza e tolleranza e sarà davvero federalizzata la competizione. In questa stagione calcistica solo quattro delle 23 province sono rappresentate nel calcio che conta, e la provincia di Mendoza probabilmente perderà il posto. Questo ci lascerebbe ad un ridicolo e patetico 3 su 23, cioè il 13%. E’ fondamentale federalizzare la competizione dell’élite del calcio; chi paga per i diritti è lo Stato e la pubblicità delle squadre nelle partite è statale”.
Infine si chiude così il documento “Esperti di calcio e di marketing, in particolare brasiliani, hanno sottolineato che il Brasile vende milioni di dollari di prodotto perché vengono aggiunti i numeri dei campionati statali a quelli del Brasileirão e così vengono gonfiate le statistiche dei giocatori. Non sarà la stessa cosa vendere un giocatore che fa otto gol in un semestre, di uno che invece fa 20 gol in una stagione”. Ma i club saranno d’accordo? Voteranno a favore o saranno contrari? Proseguirà un braccio di ferro o vincerà la forza della federazione? Vedremo se martedì sarà approvata questa sorprendente riforma. Tutta l’Argentina e gli amanti di questo spettacolo unico al mondo rimarranno col fiato sospeso e con l’ansia di conoscere se ci sarà questa svolta epocale o se vincerà la tradizione e la storia.