AIC shock: il 35% dei giocatori riceve minacce e violenze dai tifosi

AIC shock: il 35% dei giocatori riceve minacce e violenze dai tifosi

tifosi coppa italia

Dopo i disgustosi fatti di Fiorentina-Napoli, Finale di Coppa Italia che verrà ricordata più per l’orrendo spettacolo regalato fuori dal campo che per la vittoria dei partenopei, l’opinione pubblica (e non solo) ha sentito il bisogno di riacutizzare sopite attenzioni sulla situazione dell’ordine negli stadi e del comportamento dei tifosi delle varie squadre italiane. Si è deciso però, giustamente, d’indagare maggiormente anche sulle pressioni e sulle minacce che i calciatori, professionisti e dilettanti, ricevono costantemente da frange di tifosi più violente e fondamentaliste.

Proprio per una maggiore tutela dei tesserati, l’AIC (Associazione Italiana Calciatori) ha fatto in modo di promuovere con attenzione una sorta di report annuale che varrà per questo e per gli anni futuri. In questa prima trance di valutazioni, molti sono i dati allarmanti balzati all’occhio nell’immediatezza: ad esempio, il rapporto (chiamato “Calciatori sotto tiro”) mette in luce numeri sconvolgenti riguardo le violenze fisiche (perpetrate al 35% degli interessati) e le minacce/offese (28%), nonché per quanto concerne gli striscioni diffamatori (13%).

Il Presidente dell’AIC Damiano Tommasi, presente nella sede della FIGC per l’inaugurazione del progetto, ha parlato in maniera esaustiva del problema e degli obiettivi di questa nuova iniziativa: “Dobbiamo, noi calciatori prima di tutto, capire e sapere che tutto questo non e’ normale. Non e’ normale rischiare l’incolumita’ fisica per un risultato, subire umiliazioni e violenze psicologiche perche’ il rendimento non e’ quello atteso. Non e’ normale che siano i propri sostenitori parte attiva in questo comportamento anomalo e fuori luogo. Con l’ambizione di poter cambiare la cultura sportiva in Italia anche con questo ulteriore tassello mi auguro, un giorno non troppo lontano, di dover chiudere la presente pubblicazione perche’ a corto di argomenti”.

La prima edizione del report “Calciatori sotto tiro” ripercorre la storia di vari episodi accaduti negli anni più recenti del passato calcistico italiano. Si va dalla protesta simbolica dei professionisti che scesero in campo con 15′ di ritardo ai fatti di Italia-Serbia a Marassi, passando per l’episodio riguardante gli ultras del Genoa che “requisirono” le maglie dei giocatori. Nell’ultimo anno, si è fatto notare nel rapporto, uno dei giocatori più bersagliati è stato Pablo Daniel Osvaldo che, prima della cessione al Southampton, era stato preso di mira con grande veemenza dai tifosi della Roma che volevano la sua cessione. Altri episodi “degni di nota” il pestaggio al calciatore del Frosinone Ghuchert e la sassaiola che coinvolse il pullman del Verona dopo una trasferta a Roma. La speranza è che la malattia che affligge questo calcio venga sconfitta e che la cura renda, come auspicato da Tommasi, presto obsoleta questa raccolta di scempi all’italiana.