Con Ribery si allunga la lista dei grandi esclusi dal Mondiale: si scaldano le sorprese

Eduardo Barone
07/06/2014

Con Ribery si allunga la lista dei grandi esclusi dal Mondiale: si scaldano le sorprese

France v Finland - FIFA 2014 World Cup Qualifier

La Coppa del Mondo perde i pezzi da novanta. Anche il francese Frank Ribery, due mondiali e altrettanti Europei alle spalle, dice addio alla partenza per il Brasile con la sua Nazionale.

Più che un’esclusione è un autoesclusione, poiché lo stesso attaccante del Bayern Monaco si è reso conto di non poter recuperare causa una forte lombalgia. A tenergli compagnia ci saranno altri giocatori importanti che, per infortunio o semplice scelta tecnica, non parteciperanno alla grande rassegna internazionale. Recente è anche l’esclusione di Radamel Falcao, anche lui per un infortunio che non è riuscito a recuperare in tempo. Sempre per lo stesso motivo non ci saranno neanche Strootman, Van der Vaart, Mario Gomez, Montolivo, Giuseppe Rossi, Walcott e Thiago Alcantara. Tra i “trombati” per scelta tecnica invece troviamo  Tevez, Schmelzer, Nasri, Luis Felipe e Kranjcar.

Il Mondiale sarà meno bello con queste assenze pesanti? Da una parte molte selezioni ovviamente si indeboliscono, diminuendo il loro valore tecnico, inoltre dispiace anche per alcuni di questi che probabilmente sarebbero stati all’ultimo Mondiale; da un altro punto vista, quello più positivo, queste defezioni a mio parere non lo renderanno meno avvincente. Molti ct saranno costretti a tirare fuori il coniglio dal cilindro e a puntare su giocatori meno affermati e in rampa di lancio, con la volontà di spiccare il volo. Ecco che allora potrebbe arrivare l’esplosione di Antoine Greizmann, uno dei giocatori più interessanti del panorama europeo, chiamato a trascinare i galletti francesi orfani di Ribery, oppure il salto di qualità di Marco Verratti, cresciuto a pane e Zeman a Pescara con il mito di Pirlo, con cui ora potrebbe fare coppia in assenza dell’infortunato e davvero tanto sfortunato Montolivo.

Insomma, ogni nazionale, chi più chi meno, ha i suoi problemi relativi alla rosa. Non ho mai visto una squadra che non abbia dovuto affrontare assenze importanti. Il bello sarà proprio questo: vedere come gli allenatori faranno fronte all’emergenza. E’ dai momenti di crisi che si ricavano le idee geniali. Speriamo allora che un “Eureka!” lo urli anche Prandelli.