Inghilterra, qualche nube a una settimana dagli Azzurri

Inghilterra, qualche nube a una settimana dagli Azzurri

hodgson

A meno di una settimana dall’esordio degli Azzurri al Mondiale, analizziamo il momento di forma della nostra prima avversaria, l’Inghilterra. Impegnata ieri sera nell’ultima amichevole pre-mondiale contro l‘Honduras, la nazionale dei Tre Leoni non è andata oltre lo 0-0, nonostante Hodgson avesse schierato dall’inizio la formazione titolare. Nelle dichiarazioni del dopo- partita il c.t. inglese ha puntato il dito contro gli avversari, i quali hanno effettivamente interpretato il match in maniera molto energica, prodigandosi più volte in tackle che hanno fatto sembrare la partita ben lontana dall’essere “amichevole”, vedendosi addirittura sventolare un cartellino rosso, nello specifico al difensore Brayan Beckeles. Secondo Hodgson “l’Honduras ha giocato un calcio molto fisico; è stato uno dei match più frustranti degli ultimi tempi”. Dello stesso avviso anche capitan Gerrard, soddisfatto del fatto che nessuno si sia fatto male a così pochi giorni dall’inizio del tornero. La cura particolare nell’evitare infortuni da parte degli inglesi è aumentata dopo che, nell’amichevole contro l’Ecuador, Alex Oxlade- Chamberlain aveva dovuto lasciare il campo anzitempo, accusando un dolore al ginocchio dopo uno scontro fortuito con un avversario. Hodgson è stato in allarme per un paio di giorni poi ieri, sempre a margine delle dichiarazioni post- partita, ha sciolto ogni riserva: “Credo che prenderà parte al torneo nonostante aleggi ancora nell’aria qualche dubbio. Per me, questa, è comunque una buona notizia”.
Le brutte notizie, per questa Inghilterra, arrivano invece dal gioco, che stenta ancora. Nelle tre amichevoli pre-mondiali, giocate come detto contro Ecuador, Honduras e Peru, Rooney e soci hanno vinto solo contro i modesti peruviani, pareggiando le rimanenti sfide, giocate contro formazioni che parteciperrano al Mondiale ma che, comunque, non sembrano insuperabili. Per quanto il nuovo modulo, il 4-2-3-1, permetta ai ragazzi di Hodgson di giocare molto palla a terra e avere un buon possesso, la trequarti diventa sempre molto densa di giocatori, il che preclude spesso le conclusioni a rete, fin qui pochissime. Non è un caso che i 3 goal contro il Peru e i 2 contro l’Ecuador non siano mai arrivati dallo sviluppo della manovra inglese ma, invece, o da calcio da fermo o in contropiede; sinora è sembrato infatti abbastanza lampante come l’Inghilterra, in fase di impostazione, non riesca a velocizzare il gioco, di fatto rendendo sterile il possesso palla.
Hodgson non sembra tuttavia così preoccupato: “Secondo me stiamo andando in Brasile con la giusta mentalità. Adesso è ora di misurarci con le sfide vere”. Meno entusiasta Gerrard, il quale ha ammesso come la sua squadra abbia “nuovamente giocato al di sotto delle possibilità. Con l’Honduras avremmo dovuto fare meglio, ma lavoreremo duro per un’altra settimana e poi saremo pronti”.
A Sabato notte l’ardua sentenza.