L’Africa all’assalto del Brasile: sintomo di un calcio in crescita
Se la “Joia” brasiliana è rinomata in tutto il mondo, quella del continente nero non è da meno. Migliaia di tifosi africani sono già partiti alla volta del Brasile per colorare ancora di più il Mondiale 2014.
Il calcio africano in ascesa è sintomo di un altrettanta crescita di tutta l’Africa. Camerun, Costa d’Avorio, Nigeria, Ghana e Algeria, sono le nazioni che rappresenteranno fiere nel campionato del mondo un’Africa che forse non è mai stata così forte, nemmeno in quello sudafricano di quattro anni fa.
E’ bello vedere anche come tutti questi paesi rappresentino parti diverse dell’immensa terra nera. Dalla maghrebina Algeria alle interne Costa d’Avorio e Ghana, affacciate sul ridente Golfo di Guinea. L’obiettivo è stupire, divertire e sopratutto scrivere nuove incredibili storie, come solo il calcio africano sa fare. I Leoni indomabili, discendenti di Roger Milla, ora sono guidati alla riscossa da Eto’o. Gli Elefanti ivoriani Gervinho, Yaya Tourè e Drogba puntano almeno agli ottavi, idem per le Aquile nigeriane che hanno come pilastri il portiere Enyeama e il centrocampista Obi Mikel. Il Ghana punta sulla conferma dello scorso mondiale (raggiunti i quarti di finale), con certezze di qualità come Boateng, Asamoah e Ayew. Infine la squadra probabilmente più debole del quintetto. I Fennec di Algeri sono una formazione giovane che però si batterà per non diventare la squadra cuscinetto.
L’Africa più bella, poi, è quella giovane. Ecco perché io mi segnerei i nomi di Bentaleb, Musa, Moses, Bony e Matip, giovani molto promettenti.