Secondo uno studio di un’università, il Brasile vincerà il Mondiale!
Che il calcio sia un fenomeno di massa è oramai risaputo; numerose ricerche che spaziano in campi che vanno dalla sociologica alle scienze politiche all’economia sono state compiute da fior fiore di studiosi. L’ultimo, affascinante, studio in materia è stato condotto dal dottor Nicolas Scelles e da Wladimir Andreff, il primo ricercatore di economia sportiva all’Università di Stirling, in Scozia, il secondo studioso dell’Università Pantheon- Sorbonne, in Francia, i quali hanno dimostrato come la nazionale che avrà più probabilità di vincere il prossimo Mondiale dovrebbe essere il Brasile padrone di casa.
Dopo aver analizzato più di 2800 partite negli ultimi 3 anni e isolato 18 variabili, il dottor Scelles ha tratto le debite conclusioni: “Non posso dire con certezza che succederà. Tuttavia, analizzando i risultati dei miei studi, si evince che il Brasile dovrebbe vincere, nonostante i rivali storici dell‘Argentina, secondi, abbiano un gap veramente minimo”.
Tra le variabili prese in considerazione dai due studiosi ci sono fattori sia economici e sociali, come il PIL di ogni Paese e le differenze demografiche, sia sportivi , come l’esperienza internazionale di ogni nazionale e le credenziali di ogni c.t. Il dottor Scelles dice anche che nonostante il Ranking FIFA, al momento in cui venivano condotti gli studi, suggeriva come fosse la Spagna la nazionale favorita, mentre il Brasile fosse solo quarto, “ciò era determinato in modo del tutto arbitrario. Noi abbiamo cercato variabili e costruito modelli che ci permettessero di approcciarci in un modo più scientifico alla materia. In ogni modello da noi sviluppato le semi-finaliste più probabili si sono dimostrate essere Brasile, Germania, Argentina e Spagna, anche se Cile e Uruguay spesso sono entrate tra le migliori quattro”.
Presentando il loro lavoro alla Football Research Conference tenutasi la scorsa settimana all’Università di Caen- Basse Normandie, il dottor Scelles ha dichiarato come “all’inizio, prevedere chi potesse vincere la Coppa del Mondo non era una delle motivazioni più importanti nella conduzione della ricerca. Ero interessato a comprendere quanto le variabili economiche contassero nel campo sportivo; man mano che si procedeva con lo studio, però, mi sono accorto di come i modelli da me creati riuscissero a prevedere circa il 45% dei risultati, il che è un’ottimo ritorno data l’imprevedibilità di una partita di pallone”.