Il caso: stavolta Raiola ha fallito

Il caso: stavolta Raiola ha fallito

Mario Balotelli alla clinica Intra Moenia all'interno dell'ospedale San Matteo per l'operazione al menisco

Tutti conosciamo Mino Raiola, procuratore più o meno potente in grado di far cambiare maglia a Zlatan Ibrahimovic negli scorsi anni con relativa facilità e sempre a suon di milioni. C’è lui dietro a tanti altri movimenti di mercato più o meno recenti come quelli relativi ai vari Balotelli, Pogba, Weiss, Salamon, Jonathas, Maxwell…senza considerare la lista di altri giocatori giovani e meno giovani, noti e meno noti. Raiola, che iniziò a soli 19 anni la propria proficua carriera imprenditoriale, si è reso anche protagonista di colpi di calciomercato ormai lontani nel tempo facendo da mediatore per altri clamorosi cambi di maglia come quelli che portarono Dennis Bergkamp e Wim Jonk all’Inter nel 1993 o Bryan Roy al Foggia l’anno prima, oltre all’acquisto da parte della Juventus di Pavel Nedved.

RAIOLA IL PRECURSORE – Raiola ha fatto carriera prendendo in mano il calcio olandese e figurando come il pioniere degli agenti di calciatori da quelle parti grazie all’operato della sua società, la “Intermezzo”, fondata a soli 20 anni. In Olanda infatti si trasferì l’anno dopo la nascita con la famiglia, nel 1968…e da lì è stata una escalation. In Olanda Raiola ha anche avuto modo di stringere rapporti con Sergio Romero, portiere della Nazionale argentina protagonista negli scorsi Mondiali: l’estremo difensore oggi alla Sampdoria ha infatti militato per quattro stagioni nell’AZ Alkmaar. Oggi però la situazione del giocatore è tutt’altro che felice: rimarrà in blucerchiato almeno fino al prossimo gennaio a vedere la sua squadra dalla tribuna, visti i rapporti ormai poco amichevoli con la dirigenza ligure, diventati presumibilmente ancora più freddi dopo che non si è concretizzata la sua cessione nella finestra trasferimenti da poco conclusa.

CHI LO VUOLE? – Romero resterà alla Sampdoria perdendo settimane e settimane di partite e di visibilità, ma anche lui ci ha messo del suo rifiutando di ridursi l’ingaggio, che di per se non è proprio esagerato, specialmente per essere il titolare dell’Argentina: l’estremo difensore ex Racing de Avellaneda guadagna circa 1,7 mln di euro annui, eppure in pochi gli hanno fatto la corte: Raiola lo ha proposto al Liverpool che però punta tutto su Mignolet, mentre il passaggio rispettivamente a Manchester United e Manchester City, dove comunque avrebbe fatto la riserva, non si è concretizzato per il diniego ai due club di rinunciare anche a solo un euro.

MISSIONE IMPOSSIBILE? – Alla Sampdoria adesso non c’è posto per lui, con Sinisa Mihajlovic che deve sciogliere i dubbi su chi sarà il titolare tra il nuovo arrivato Emiliano Viviano e l’esperto brasiliano Da Costa. Per Romero gioca in negativo anche la passata stagione trascorsa al Monaco con molti bassi e pochi alti, cosa alla quale sin qui nemmeno quel volpone di Raiola è riuscito a nascondere…