Monaco, dalle stelle allo smantellamento. Tutta colpa di una donna
Mundo Deportivo si domanda ciò che tanti appassionati di calcio si sono chiesti nell’ultima sessione di calciomercato: “Che succede al Monaco? Come si spiega che un club venda tutti i suoi big dopo solo un anno e si trasformi da potenza economica a squadra da metà classifica?”. E’ quello che è successo al club del Principato ed è la domanda da un milione di dollari che affligge i suoi tifosi dopo aver sognato per 12 mesi e visto pezzo per pezzo lo smantellamento della squadra dopo le partenze di James Rodriguez e Radamel Falcao.
DIVORZIO MILIONARIO – Il club, attraverso il vicepresidente e direttore generale Vadim Vasiliyev, ha spiegato queste cessioni come una mossa obbligata per poter disputare la Champions senza pagare una multa, un modo per rispettare il fair play finanziario. L’eventuale multa si sarebbe aggiunta ad un ennesimo conto da pagare rappresentati dai 50 milioni che il Monaco deve versare alla Ligue 1 per compensare i suoi vantaggi fiscali rispetto al resto degli altri club. Ma può una multa distruggere le ambizioni di un club così ricco? Dietro le cessioni in realtà ci sarebbe un grosso problema familiare che ha investito il magnate russo Dmitry Rybolovlev, proprietario del club dal dicembre 2011. Il suo divorzio, avvenuto a maggio, prevede il pagamento di 3.200 milioni di euro, la metà della sua fortuna, a sua moglie. Un patrimonio dimezzato che ha messo alle strette Rybolovlev e che ha obbligato il club a ridimensionarsi.
MOUTINHO UNICO SUPERSTITE – Nel Principato, però, spuntano altre ipotesi. Da problemi di salute che hanno costretto Rybolovlev ad un’operazione a giugno, alla ripicca del russo che si è visto negare il passaporto del Principato per proteggersi dai problemi derivanti dal conflitto in Ucraina. Ciò che resta alla fine sono le cifre e il clamoroso passo indietro dopo un anno. Nel giro di una stagione il Monaco spese 230 milioni di euro per l’acquisto di Falcao, James Rodriguez, Moutinho, Kondogbia, Toulalan, Martial, Isimat Mirin, Abidal, Ricardo Carvalho, Fabinho e la metà di Romero. Ora è rimasto il solo Moutinho e dopo aver sostituito Ranieri con Leonardo Jardim, il club ha venduto Falcao, Riviere, Abidal, Isimat Mirim, Obbadi e Romero.