Una Roma “doppia” per non sbattere contro il muro Champions
“Se arriviamo ad affrontare una stagione con la Champions senza che la squadra diventi più forte, andremo a sbattere contro un muro. Dobbiamo trattenere i migliori giocatori e rinforzare la rosa”. Queste erano le parole di Rudi Garcia al termine delle scorsa stagione che ha visto la Roma seconda sola alla Juventus dei record, quando ancora il tecnico francese non aveva firmato il rinnovo di contratto che lo lega tutt’ora alla società giallorossa fino al 2018. Una firma che era vincolata alle assicurazioni che Garcia voleva dalla dirigenza giallorossa di avere, nella stagione successiva, una rosa all’altezza e capace di non sbattere contro il muro rappresentato dalla Champions League. Detto fatto: Sabatini quest’ estate è stato impegnato fino alla fine del mercato per costruire una Roma doppia che può contare in alcuni ruoli addirittura tre giocatori di livello e che adesso fa veramente sognare i tifosi giallorossi.
L’importanza del centrocampo– La scorsa stagione ha dimostrato come nell’economia del gioco di Rudi Garcia il centrocampo sia il settore più importante . E’ proprio qui che il l’ex tecnico del Lille ha preteso una rosa più “profonda” e di qualità: gli arrivi di Keita ( a parametro zero), Paredes e Ucan uniti all’acquisto di Nainggolan a gennaio, al rinnovo di Miralem Pjanic, ed ad un rinato De Rossi, fanno della mediana giallorossa una delle più importanti e complete d’Europa. Nell’analisi del centrocampo giallorosso non dobbiamo dimenticare che in infermeria c’è sempre un certo Kevin Strootman che fu il fiore all’occhiello del calciomercato della scorsa estate e che, fino a che è stato in campo, è stato senza dubbio tra i giocatori più importanti e determinanti della squadra giallorossa. La qualità della rosa romanista si è vista già domenica contro la Fiorentina, quando a venti minuti dalla fine Rudi Garcia si è potuto permettere di sostituire Manolas, centrale difensivo, inserendo Keita e facendo scalare al centro della difesa Daniele De Rossi. Il maliano, dall’alto della sua notevole esperienza e personalità, non ha avuto problemi a controllare il gioco ed ad addormentare la partita facendo partire poi l’azione che ha portato al 2-0 di Gervinho.
Attacco con l’Iturbo- A metà luglio la Roma ha messo a segno il colpo dell’estate per quanto riguarda il (povero) mercato italiano con l’arrivo di Manuel Iturbe dal Verona per 22 milioni di euro più vari bonus e commissioni che fanno lievitare il prezzo del talento argentino fino a 30. Letteralmente soffiato alla Juventus, Iturbe rappresenta un’altra freccia nell’arco di Rudi Garcia che nel reparto avanzato può contare sugli esterni di giocatori di assoluta qualità e velocità come Gervinho, Florenzi e Ljajic. Al centro dell’attacco si alterneranno, nel corso della lunga stagione, Totti arrivato alla ventitreesima stagione con la maglia giallorossa e sempre più uomo simbolo di questa Roma, e Mattia Destro che, fino a pochi giorni dalla fine del mercato sembrava poter partire ma che la società di James Pallotta ha deciso di trattenere conscia del valore assoluto del giocatore marchigiano. In attacco la Roma potrà contare comunque anche sulla freschezza del giovane Tony Sanabria e sull’esperienza di Marco Borriello che potrà magari tornare utile in Champions League.
Difesa ribaltata- Il mercato della Roma ha vissuto poi ore febbrili verso l’ultima quindicina di agosto quando Benatia, ormai convinto che il suo tempo nella Capitale fosse finito, ha rifiutato l’adeguamento contrattuale della società giallorossa. A quel punto Sabatini si è visto costretto a cedere il difensore marocchino al Bayern Monaco per quasi 30 milioni di euro investendone praticamente la metà su Kostas Manolas arrivato a pochi giorni dalla prima giornata di campionato con la Fiorentina, in cui poi ha fatto coppia con l’altro importante acquisto difensivo della Roma, Davide Astori, soffiato anche lui ai cugini della Lazio . Gli ultimi giorni di mercato hanno visto poi Sabatini impegnato a puntellare una difesa che, soprattutto sugli esterni, non convinceva Garcia: i ritardi di condizione di Cole (arrivato a parametro zero dal Chelsea) e Maicon e la poca propensione alla fase difensiva di Emanuelson (non inserito neanche nella lista Champions) lasciavano come unica alternativa affidabile Torosidis. Sabatini ha deciso di puntare così su Josè Holebas, prelevato dall’Olympiacos, che rappresenta anche lui una alternativa affidabile e di sicuro valore . L’ultimo giorno di mercato la Roma ha salutato Romagnoli, andato a fare esperienza alla Sampdoria, per acquistare un altro giocatore di esperienza e personalità come Yanga Mbiwa preso per fare il quarto difensore e su cui Garcia aveva già messo gli occhi ai tempi del Montpellier.
Con questi innesti la Roma può schierare di fatto due squadre per affrontare il doppio impegno campionato-Champions. Una rosa ben strutturata e in grado di poter soddisfare le esigenze di mastro Garcia. Ora tocca a lui plasmare al meglio il gruppo e quantomeno bissare i risultati ottenuti nella scorsa stagione.
di Massimiliano Guerra