Diario di un italiano a Londra: Emirates Stadium, il futuro è qui

Eduardo Barone
05/09/2014

Diario di un italiano a Londra: Emirates Stadium, il futuro è qui

Emirates

Nuovo, moderno e ipertecnologico, lo stadio dell’Arsenal Football Club sorge non molto lontano dalle ceneri dell’Highbury, suo precedente stadio e vecchio salotto decò della Londra beneL’Emirates, finito di costruire nel 2006, viene incontro all’esigenza dei Gunners di diventare un club internazionale in tutte le sue declinazioni (costato intorno i 390 milioni di sterline e finanziato ovviamente dalla compagnia aerea Emirates).

GO GUNNERS- Un modello che dovrebbe fare d’avanguardia alla nostra buon vecchia Italia e alla sua arretratezza e lentezza nel costruire stadi. Andando nel primo sabato di agosto come ho fatto io sia gli enormi pontili che conducono allo stadio, sia il semplice e residenziale quartiere di Ashburton Grove, dormono tranquilli. Pochi rumori e quiete indisturbata. Ma basta poco per immaginarsi la zona in un sabato di Premier, pullulante di tifosi inglesi vestiti di bianco e di rosso venuti a cantare e a sostenere la propria squadra. Così come lo Stamford Bridge, anche questo stadio è ricoperto all’esterno di immagini degli uomini che hanno fatto la storia del club, con una particolare predilezione per Dennis Bergkamp e l’onnipresente Arsène Wenger (ed entrambi non sono inglesi!).

SI ENTRA- Dopo la consueta visita al museo del club, dove mi abbuffo di nozioni riguardanti la storia dei Cannoni londinesi, mi addentro nel cuore dell’Emirates. Passo per la sala stampa, la media centre area, i camerini esclusivi per le interviste pre e post partita, gli spogliatoi Home e Away, e infine e finalmente il campo da gioco. Un prato in perfette condizioni tenuto tale anche grazie ad un ottimo impianto di drenaggio, i seggiolini dei tifosi muniti anche di comodo schienale (cosa che per esempio l’Olimpico di Roma non ha) e sistemati in sequenza tale da avere una visuale ottimale in qualunque posizione dell’impianto.  Lo stadio dei Gunners è attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette. Ospita concerti ed eventi si ogni genere, è molto sviluppato a livello di servizi per i disabili (uno degli stadi più attrezzati d’Europa).

ITALIA CHE FAI?- Uno stadio avveniristico, capace di contenere più di 60’000 supporters, che deve essere tenuto a modello per l’Italia.  Solo lo Juventus Stadium di Torino si avvicina e quel che è eccezionalità e straordinarietà per noi è mera normalità e formalità per gli inglesi.

Ecco la galleria con tutte le foto dell’impianto:

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