Una delle chiavi più note per attestare le enormi differenze tra il calcio italiano e quello europeo, con quello nostrano in crisi di valori tecnici e morali ma soprattutto economici, è sicuramente la questione legati agli stadi. Vecchi, malandati e semivuoti quelli del Bel Paese; nuovi, ricchi di ogni comfort e sempre sold out quelli degli altri campionati europei.
Secondo la perfetta analisi riportata da Panorama, l’efficienza e organizzazione degli stadi stranieri starebbe perfino contrastando quelle delle nostre bellezze artistiche in termini di visite e ovviamente ricavi. Impietoso il confronto tra il museo del Barcellona al Camp Nou e lo Juventus Stadium di Torino. Nella stagione 2012/13 il museo catalano ha incassato l’incredibile cifra di 33,9 mln di euro con la media di 4.000 visite al giorno, lo stadio di proprietà della Juventus non è andato oltre ai 500 visitatori al giorno.
Il dato che però più fa impressione è il seguente: il Camp Nou registra in un anno un numero maggiore di visitatori di quasi tutte le più grandi attrazione artistiche italiane, 1 mln e mezzo contro i 540.297 del Museo degli Egizi di Torino o i 439.840 della Reggia di Caserta.
Nulla da commentare sull’aspetto dei ricavi, i 33,9 mln del Camp Nou non superano di poco i 39,5 mln del Colosseo, e staccano in maniera netta i 20 milioni di Pompei e i 10 scarsi degli Uffizi.
Purtroppo i dati sono i seguenti, perciò non rimaniamo scandalizzati quando in estate i top club piazzano i vari James Rodriguez, Diego Costa e Luis Suarez mentre in Italia si lavora sui parametri zero, le cause sono da ritrovare anche e soprattutto in quest’aspetto.