La ricetta del “salmone” Osvaldo: rovesciate e umiltà per invertire la rotta

La ricetta del “salmone” Osvaldo: rovesciate e umiltà per invertire la rotta

osvaldo

Pur provvisoria e probabilmente inattendibile, viste le appena quattro giornate disputate sin qui, la classifica marcatori del campionato di Serie A non può non destare un po’ di stupore. Al comando, con tre reti, oltre a Cassano e Icardi, più pronosticabili degli altri, troviamo l’inattesa coppia milanista (Honda-Menez), un argentino di stanza a Palermo che di mestiere i gol dovrebbe aiutare a farli più che realizzarli (Vazquez) e un italo-argentino celebre più per la sua somiglianza con Johnny Depp che per i colpi balistici con cui ha steso in passato le difese avversarie: Pablo Daniel Osvaldo.

MARCHIO DI FABBRICA – Il 6 agosto scorso l’ex attaccante di Juve e Roma è sbarcato alla corte di Mazzarri in prestito con diritto di riscatto fissato a 7 milioni (pagabili in tre anni). Qualora dovesse mantenere questa costanza di rendimento si tratterebbe di un vero affare per la società di Thohir: numeri alla mano, la squadra ha segnato 18 delle 20 reti in stagione con lui in campo. Quattro portano la firma dello stesso attaccante di Buenos Aires: una allo Stjarnan di testa, due al Sassuolo di rapina e un’altra all’Atalanta con una splendida rovesciata, il suo marchio di fabbrica. Un gesto tecnico a cui l’attaccante che esulta alla Batistuta è abituato. Quella rifilata ai bergamaschi, infatti, è solo l’ultima di una serie di prodezze iniziata nell’ultima giornata della stagione 2007/2008, quando Osvaldo spedì la Fiorentina in Champions grazie ad un capolavoro balistico sul campo del Torino.

Poi, dopo l’infelice esperienza di Bologna e l’esaltante stagione all’Espanyol, Pablo approdò nella capitale, sponda giallorossa. Fra i 28 gol messi a segno con la maglia della Roma, si distinsero altre due perle: una al Lecce (clamorosamente annullata) e un’altra (stavolta convalidata) al Catania.

DA BAD-BOY A SALMONE – Adesso all’Inter, dopo due esperienze estremamente negative in Inghilterra e alla Juventus, il Johnny Depp nostrano ha l’ultima occasione per mostrare di che pasta è fatto e rovesciare anche l’etichetta di bad-boy che si è cucito addosso negli ultimi anni. Stando alle dichiarazioni di Mazzarri nel post Inter-Atalanta, Osvaldo è partito proprio col piede giusto: “Ammetto che mi ha sorpreso: se ne parlava come uno con un carattere particolare, ma ad oggi è professionale e fa gruppo”. Un professionista insomma, che pensa al prossimo gol e al prossimo tatoo, quale? “Un salmone, perché va sempre controcorrente. Proprio come me”. Parola di Pablo Daniel Osvaldo.