Dal Barcellona alla disoccupazione: Victor Valdes, dovevi ascoltare i Pink Floyd…
Quando nel 2003 Victor Valdes, ragazzo cresciuto nella Masia, divenne il portiere titolare del Barcellona sostituendo la leggenda turca Rustu probabilmente non avrebbe neanche potuto immaginare quanto avrebbe vinto con i colori blaugrana (e, in seguito, con la Spagna): Valdes ha in totale conquistato 21 titoli da protagonista in un Barcellona padrone del mondo e colonna portante del calcio moderno. A volte però la gloria non basta, e subentra un interesse forse meno nobile ma altresì importante. Money non è solo una splendida canzone dei Pink Floyd sul corrosivo aspetto che il danaro ha nelle nostre vite ma anche il motivo preponderante dell’addio di Valdes al Barcellona.
Innegabilmente, la crescita di Valdes negli anni avrebbe dovuto essere maggiormente ripagata: il portiere d’altronde è stato spesso decisivo nella conquista di tornei e nelle vittorie più belle, nonostante da molti venisse individuato (piuttosto ingiustamente) come il punto debole di una macchina quasi perfetta. Certo, qualche papera è umana, ma Valdes ha sempre garantito una discreta sicurezza dopo tanti anni di “mezzi portieri” non proprio esaltanti che provarono a difendere in maniera poco impeccabile i pali del Camp Nou (Hesp, Bonano e Rustu i primi che vengono in mente), non avendo mai rivali concreti per il posto da titolare (in tal senso la famosa definizione di Fabio Capello sul portiere di riserva Pinto non sembra lontana dalla verità). D’altro canto, le esose richieste di Valdes che pretendeva un contratto al livello di uno Xavi o di un Iniesta (si parla di 8 milioni a stagione circa) hanno fatto naufragare immediatamente la trattativa. Questo anche perché il Monaco aveva praticamente già messo le mani sul portiere, che preferì andarsene a zero in vista di un nuovo progetto.
Purtroppo per Valdes le cose sono andate diversamente: prima un lungo infortunio da cui tutt’ora sta recuperando, poi la trattativa saltata con il club francese per svariati motivi (il suddetto infortunio, il progetto naufragante del club monegasco, il ripensamento di Valdes). E così il giovane portiere con le spalle larghe che si prese la porta catalana si ritrova disoccupato e senza squadra. Un free agent di lusso. A quanto sembra, Valdes avrebbe anche rifiutato di sostenere un provino per il Liverpool: i Reds paiono non troppo soddisfatti di Mignolet ma Valdes ha fatto sapere tramite il suo entourage di aspettare altre offerte. Nel frattempo però guarda il grande calcio non più sul campo ma sul divano di casa. Dal tetto del mondo a quattro mura il passo è breve.
E, parafrasando il pezzo della nota band britannica, “Il denaro, così dicono, è la radice di tutto il male di oggi. Ma se chiedi un aumento non sorprenderti che non te ne diano neanche un po'”.
Claudio Agave