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L’ennesima follia, un’altra vergogna, l’ultima frontiera del tifo imbecille e becero. Accade in Turchia stavolta, dove il portiere della Nazionale turca è stato insultato pesantemente dai tifosi del Galatasaray al punto tale da rifiutarsi di scendere in campo. Volkan Demirel, estremo difensore del Fenerbahce e titolare nella Nazionale di Fatih Terim, prima della gara di domenica tra i padroni di casa ed il Kazakistan è stato oggetto di ripetuti insulti e cori di scherno da parte di un gruppo di supporters del Galatasaray, acerrimi rivali dei gialloblu del Fener. La gara, valevole per le qualificazioni ad Euro 2016, era in programma alla Turk Telecom Arena, casa del Gala; i supporters turchi non hanno perdonato a Demirel l’aver deriso, nello scorso mese d’agosto, Felipe Melo dopo che quest’ultimo aveva fallito un calcio di rigore.

QUESTO NON E’ CALCIO – Il clima molto ostile ha indotto lo stesso Demirel a farsi da parte, addirittura rifiutandosi di partecipare all’incontro, nonostante i tentativi dello staff tecnico turco di far tornare sui propri passi l’stremo difensore. Come se non bastasse la situazione si è fatta caldissima alla fine della partita, quando il Volkan Demirel è riuscito a uscire dallo stadio soltanto sotto la scorta della polizia assieme al suo compagno di club Emre, ex Inter e neanche convocato da Terim. La Turchia si è poi imposta per 3-1 ma è chiaro come il risultato sportivo sia passato ancora una volta in secondo piano davanti a quanto successo.

TRISTE PRECEDENTE – Il caso di Demirel ricorda quello avvenuto quattro anni fa e che vide protagonista Vladimir Stojkovic, portiere della Nazionale serba, aggredito prima della partita tra Italia e Serbia di Genova del 2010 (quella divenuta tristemente famosa per via delle intemperanze dei tifosi ospiti che portarono alla sospensione). Un gruppo di pseudotifosi tentò di aggredirlo perché lo riteneva responsabile della sconfitta patita qualche giorno prima e Stojkovic, visibilmente scosso e provato, si rifiutò di giocare. Oggi come allora un altro episodio da condannare, in quella che ormai è una vera e propria piaga del nostro calcio; quel tifo non più genuino ma sempre più alla deriva.

 

 

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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