Envigado FC, la fucina di talenti colombiana con la macchia del narcotraffico
L’Envigado Futbol Club è una squadra colombiana che gioca nella massima serie del campionato nazionale. Nato nel 1989, si è guadagnato la promozione in A nel ’91, ma non ha mai vinto il campionato. Tuttavia è un club famoso per il suo settore giovanile all’avanguardia in Sud America, dove sono cresciuti talenti di prestigio del calcio internazionale, come James Rodriguez e Fredy Guarin (all’Envigado al 2003 al 2005), nonché i giovani Alexis Zapata e Juan Quintero. E fin qui sembrerebbe una società normale, come tante altre realtà del calcio. Peccato che abbia una storia particolare, complicata ed extra-calcistica dietro.
Si chiama Juan Pablo Upegui il proprietario dell’Envigado e anche della causa per cui ora lui e il suo club sono sui giornali nazionali e non solo. Upegui è accusato di aver riciclato denaro sporco attraverso le sue società (oltre al calcio ha investito in biocombustibili, saloni di bellezza e promozioni di eventi). Da chi proviene l’accusa? Dal dipartimento di stato Usa, non proprio un signor nessuno, che ha inserito l’Envigado e il suo proprietario nella lista Clinton, l’elenco di persone e società legate al narcotraffico in America Latina.
L’Envigado ha la sua sede nella città con lo stesso nome, medio-piccola località nei pressi di Medellin, il cui cartello è stato una delle più ampie organizzazioni di narcotrafficanti del continente, ma tutt’ora rimane una base di cellule criminali. In una situazione sociale così delicata e complicata stavolta il calcio, anziché essere una via d’uscita e locus amoenus, diventa uno dei tanti sistemi collusi. In attesa di una svolta in senso positivo e provvedimenti seri da Washington.