Allenatori esonerati: zero in Inghilterra, Serie A in testa a quota cinque

Allenatori esonerati: zero in Inghilterra, Serie A in testa a quota cinque

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Natale si avvicina ed in tanti sono gli allenatori che sono riusciti a mangiare il famigerato panettone. Il trend dei presidenti “mangia-allenatori” pare essersi invertito, forse per ragioni economiche o forse anche solo per una maggiore fiducia nel progetto iniziato in estate. Prendendo in considerazione i cinque maggiori campionati d’Europa il dato più interessante è che le squadre che occupano l’ultimo posto in classifica conservano attualmente ancora lo stesso allenatore. Sembra strano considerando la poca pazienza solitamente dimostrata, ma Donadoni (Parma), Pearson (Leicester), Escribà (Elche), Streich (Friburgo) e Garande (Caen) rimangono al momento ben saldi al loro posto.

In testa ai campionati con il maggior numero di esoneri rimaniamo, nonostante tutto, noi italiani, con ben cinque panchine saltate: Corini al Chievo, Bisoli al Cesena, Mazzarri all’Inter e, come appreso da poco, Zeman al Cagliari. Se questo dato non ci sorprende più di tanto, è interessante notare che subito dietro di noi ci sia la Bundesliga a quota quattro, con Schalke, Amburgo, Stoccarda e Werder Brema che hanno già avuto il loro avvicendamento in panchina. A quota quattro anche la Spagna, calienti come noi italiani: Cordoba, Levante, Real Sociedad ed Almeria non hann saputo resistere al bisogno di cambiamento e hanno deciso di intervenire in maniera drastica. Solitamente il cambio di guida tecnica è una carta da giocare come ultima spiaggia, ma a quanto pare prevenire talvolta è meglio che curare ed in alcune occasioni il nuovo allenatore ha risollevato almeno parzialmente le sorti della squadra.

Passando ai campionati più “pazienti”, in Francia l’unico allenatore a pagare i risultati scadenti è stato Makelele, esonerato dai corsi del Bastia. Per il resto calma piatta, con allenatori che, seppur contestati in alcuni casi, rimangono comunque al loro posto. Record dei record per l’Inghilterra, in cui ogni nessun tecnico si è smosso dalla propria panchina. D’altronde dal campionato in cui Wenger e Ferguson hanno visto passare intere generazioni di calciatori non ci si poteva aspettare di meno.