Allegri: “Juventus-Napoli? Il calcio italiano è di buon livello. Voglio una Juventus europea”
Massimiliano Allegri ha rilasciato un’intervista natalizia ai microfoni di Sky Sport. Ecco le dichiarazioni più importante su Supercoppa, mercato e obiettivi futuri:
SUPERCOPPA – “Da una parte siamo molto arrabbiati e delusi per questa mancata per la mancata vittoria di questo trofeo, dall’altra il fatto che abbiamo fatto una buona partita, a parte gli ultimi cinque minuti dopo il vantaggio del 2-1 contro un buon Napoli. Credo che da quella partita sia venuto fuori che il calcio italiano è sempre un calcio di buon livello, le due squadre si sono affrontate giocando una buona partita sotto l’aspetto tecnico e offrendo un buono spettacolo.
OBIETTIVO EUROPA – Io credo che questa squadra abbia delle qualità importanti, ma spesso lo dico ai ragazzi, ai giocatori: credo che bisogna acquisire ancora più consapevolezza dei propri mezzi, perchè credo che la Juventus debba fare un salto importante, lo debba fare in Europa, perchè è giusto avere l’obiettivo di vincere il campionato, di dover vincere la Supercoppa, di cercare di vincere la Coppa Italia, ma credo che il salto più importante la Juventus… noi… lo dobbiamo fare in Europa. Per farlo in Europa, indipendentemente dalla forza degli avversari, che possono essere le prime quattro squadre quest’anno – Real Madrid, Bayern, Barcellona e Chelsea – per le altre bisogna avere la consapevolezza di essere forti e di avere grandi possibilità di andare avanti, questo è l’obiettivo che bisogna avere. E’ troppo riduttivo pensare a una Juventus che si accontenta di arrivare all’ottavo di Champions, è riduttivo per la Juventus accontentarsi di vincere solo il campionato.
SERIE A – Campionato sarà discorso a due con la Roma? Nel 2015 credo sarà sicuramente un duello tra noi e la Roma, le altre sono dodici punti dietro e sono molti, sono quattro partite dove noi e la Roma dovremmo perderle e le altre dovrebbero vincerle, poi loro tornare a vincere e noi continuare a perdere. Ci sono ancora molte partite, ci sono 3 + 5, ci sono 8 partite per arrivare alla partita del lunedì a Roma e in queste otto partite se arriveremo attaccati, può diventare quasi decisiva, non decisiva, perchè ne mancano ancora tante.
SCELTA JUVENTUS – Mi hanno catapultato nel mondo Juventus da un’ora all’altra, non da un giorno all’altro. Quindi è stata una scelta non difficile, perchè dire di no alla Juventus sarebbe stato da pazzi. Però era una sfida che mi affascinava: ho trovato un gruppo di ragazzi ancora vogliosi di vincere, una società che si è rimessa in discussione e quindi c’è stato subito feeling tra me e la squadra, soprattutto nel voler raggiungere e andare a migliorare i risultati fatti per tre anni in Italia. E per migliorarli bisognava e bisogna fare per forza meglio in Europa.
MERCATO – La società sa benissimo di cosa ha bisogno questa squadra per poterla migliorare. Non è facile a gennaio, per affrontare la stagione a livello numerico, sicuramente lì dietro ci vorrà un difensore. Montoya? Montoya è un buon terzino, ha buona tecnica, gioca nel Barcellona, però ci sono anche altri giocatori. Con la società bisognerà fare una valutazione se andare a prendere un terzino o un centrale.
PIRLO E BUFFON – Problemi con Pirlo? Purtroppo con Andrea qualcuno vuole sempre creare della zizzania, ma non c’è assolutamente nessun problema, perchè io Andrea devo cercare di gestirlo. E’ inutile nascondersi dietro a delle cose che non esistono. Andrea ha 35 anni, per me Andrea dovrebbe giocare tutte le partite, ma mi devo confrontare con quella che è l’età. Per averlo al meglio, soprattutto in certe partite, in certi contesti, bisogna che lo gestisca. Ma con Andrea abbiamo parlato e siamo d’accordo su tutto. Marchisio? Marchisio è un giocatore tatticamente intelligente, che mi dà equilibrio a metà campo.. E’ un giocatore che non scopro certo io e credo che sia uno dei più bei centrocampisti italiani che abbiamo in circolazione. Buffon? Buffon per me è stata una scoperta non piacevole, di più. E’ veramente un ragazzo straordinario e credo che quando smetterà di fare il portiere della Juventus, trovare uno che sia non dico all’altezza, ma che vada in porta al posto di Buffon, non sarà cosa semplice.
FUTURO – Da grande…. da grande spero, ora che è iniziato questo rapporto con la Juventus, che duri il più a lungo possibile per scrivere delle pagine importanti della storia della Juventus, è questa la cosa che in questo momento mi preme e su cui sono concentrato. Poi nel momento in cui finirà il rapporto con la Juventus, dopo aver allenato quattro anni il Milan e spero tanti anni la Juventus, non mi rimane altro che… o allenare la Nazionale – e questo credo sia il sogno di ogni allenatore -, o andare a fare un’esperienza all’estero. Sotto l’albero posso fare solo gli auguri di Natale a tutti, a tutti i tifosi della Juventus in primis e a tutti i tifosi del calcio italiano, pensando un po’ più in positivo, che il calcio italiano non è così da buttare”.