Fiorentina, Babacar: “Il mio idolo è LeBron James, sono calciatore per caso”
Intervista esclusiva concessa alla Gazzetta dello Sport dall’attaccante della Fiorentina Khouma Babacar, che si racconta dagli inizi fino ad oggi.
E’ una delle rivelazioni di questi primi sei mesi di campionato: Khouma Babacar si racconta alla Gazzetta dello Sport in un’intervista esclusiva. Si parte dalle origini, nella periferia della sua Dakar con l’amore per il basket nel sangue: “Non ero alto e giocavo da playmaker, impazzivo per i Chicago Bulls e il mio idolo era Michael Jordan. In un anno poi sono cresciuto tantissimo e mi hanno portato ad un torneo di calcio, gli serviva uno grosso in prima linea: lì sono stato notato dal presidente del Meissa ed è cominciata la mia avventura nel calcio. Ancora oggi il mio idolo è un giocatore di basket: LeBron James. Cosa mi manca di Dakar? Il riso senegalese“.
Ma oltre ai grandi fenomeni del parquet, spazio anche agli idoli del calcio: “Mi piaceva Beckham, ora mi diverte Ibrahimovic“.
Dopo una stagione a Modena (“Novellino mi ha insegnato che bisogna stare con i compagni e fare gruppo, ero troppo silenzioso. Anche oggi il mister mi manda consigli per sms“) il ritorno in maglia viola: “Contro l’Inter ho segnato un bel gol, ma Montella mi ha tirato uno scappellotto perché ne ho sbagliato uno facile. Mi ha fatto i complimenti dopo la partita con l’Udinese in cui ho buttato dentro una respinta del portiere. Rossi e Gomez? Pepito quando calcia a rete prende sempre la porta, Mario è un mito, appena rompe il ghiaccio non lo ferma nessuno“.
Finalmente una voce fuori dal coro quando tocca il tema razzismo: “Mai avuto problemi del genere, conosco anche ragazzi della comunità senegalese di Firenze che si sono integrati benissimo. Nello spogliatoio sono una mascotte? Mi vogliono tutti bene, ma mi prendono in giro: quando arrivo un po’ addormentato al centro Joaquin, Borja e Gonzalo mi massacrano“.