Pagellone 2014/15, Serie A: Juventus macchina perfetta, Napoli al veleno
Ormai agli sgoccioli del girone di andata di Serie A 2014/15, appena a 3 giorni di distanza dalla fine dell’anno solare 2014 è tempo di dare i voti alle venti compagini della nostra massima serie calcistica.
Voti Serie A 2014/15
ATALANTA: La truppa di Colantuono tra alti e bassi. Dopo un inizio positivo, con qualche buona scoperta (su tutti il giovane portiere Sportiello), la Dea è finita per arenarsi nella zona bassa della classifica, mettendosi non poco nei guai. Sotto accusa le prestazioni di German Denis, il Tanque, non è apparso la solita “macchina da reti” capace di far “salvare in automatico” i bergamaschi a fronte di un Maxi Moralez ritornato sui livelli del suo primo anno in nerazzurro. Voto 5
CAGLIARI: Tremendamente Zeman. Solo due vittorie in ben 16 uscite, nessuna della quali in casa, dove i sardi vantano la bellezza di 3 pareggi e 6 sconfitte, molte delle quali con uno scarto di gol non indifferente. Che la squadra non fosse attrezzata per combattere contro molte altre della Serie A lo sapevano tutti, eppure il tecnico boemo ci ha messo anche un po’ del suo finendo per preferire qualche oggetto misterioso ad elementi con più esperienza e imbroccando, spesso e volentieri, scelte a dir poco fantasiose durante le gare giocate. Voto 4,5
CESENA: In Serie A per sopravvivere, quanto non si sa o non ci è dato saperlo. I bianconeri con una rosa dalle qualità tecniche decisamente al di sotto della media, già bassina, del nostro campionato avrà non pochi problemi a confermarsi nella massima serie calcistica nostrana. Il penultimo posto in classifica è lo spettro di una squadra che naviga a vista e che, a meno di sforzi sovrumani in campo e sul calciomercato, finirà per tornare in cadetteria. Voto 5
CHIEVO VERONA: Corini-Maran, un attestato di stima per entrambi, allenatori volenterosi alla ricerca del gioco che hanno mostrato a sprazzi le proprie caratteristiche. L’ex Catania sta riuscendo dove aveva sbagliato in terra di Sicilia, ma è proprio la sua squadra ad essere più coesa e combattiva, dotata di un organico consapevole e di esperienza che non dovrebbe avere grossi problemi a portare a casa la salvezza. Ad ora la missione è compiuta. Voto 6
EMPOLI: Sarri e le “lingue si srotolano”. Battute a parte, la realtà azzurra è una delle più fulgide della Serie A, tanti giovani, di cui molti italiani, con qualche “pezzo” d’esperienza capace di mettere il proprio carisma al servizio della squadra (Maccarone, Tavano, Valdifiori). E’ comunque il concetto a premiare, la ricerca del gioco qualunque esso sia il risultato e/o il campo, per non parlare dell’organizzazione, insomma tutta roba interessantissima per una realtà che si conferma degna della massima serie italiana. VOTO 6,5
FIORENTINA: Viola, tecnica e fragilità. Esclusi gli infortuni che speriamo siano una realtà relativa al 2014, passiamo alle note pseudo dolenti, a partire da una classifica che si è andata migliorando solo nell’ultimo mese, la condizione di alcuni singoli che stenta a decollare, su tutti Mario Gomez, infine un ultimo calciomercato fatto un po’ alla “rinfusa”. Insomma gli attuali 24 punti non sembrano nemmeno tanto male se prese in considerazione tutti i questi problemi, eppure bisogna aspettarsi di più dagli uomini di Montella a fronte di valori tecnici indiscutibili. Voto 6-
GENOA: La favola di Gasperini durata per buona parte del girone di andata di Serie A, con un Alessandro Matri redivivo e un Perotti tornato ad essere considerato vero e proprio “craque” a fronte di quanto speso da Preziosi in estate per accaparrarsi il cartellino dell’argentino (300mila €). Nelle ultime settimane la fiamma è calata, il gioco è bello finché dura poco, ad ora però non possiamo esimerci dal dare un bel voto al Grifone tutto corsa e agonismo. Voto 6,5
HELLAS VERONA: Mandorlini e i mille problemi. Confermarsi è molto più difficile che stupire, l’Hellas questo l’ha compreso bene, soprattutto quando svendi tutti i pezzi pregiati sostituendoli con scommesse o presunte tali. I risultati stentano a decollare, eppure i gialloblu sono depositari del pensiero del proprio tecnico, a metà tra il combattivo e il ragionato, la salvezza è l’obbiettivo, la distanza da colmare non è poi così grande. Voto 5,5
INTER: Da Mazzarri a Mancini con tanto di stravolgimento di rosa, modulo e quanto di meglio si ha, il tutto in 6 mesi o quasi. Questa è l’Inter di Thohir, molto più simile a quella di Moratti degli anni 90′ che non a quella del Triplete. La strada per tornare ad essere vincenti è lunga e l’idea che questo sia l’ennesimo anno di transizione non sembra nemmeno tanta campata per aria. Ad ora scarseggiano gioco e punti, l’importante è non perdere il treno delle migliori salvo poi finire a parlare di “fallimento annunciato”. Voto 5
JUVENTUS: La macchina perfetta non è quella che ha bisogno di un grande guidatore. La macchina perfetta si guida da sola. Questo è semplicemente la Juventus, una squadra capace di sopperire all’assenza del proprio leader carismatico (Conte) mettendo in campo forza atletica, tecnica e cattiveria che nessun’altra può vantare in Serie A; magari ancora incapace di essere velenosa nelle gare “secche”, eppure tremendamente forte e costante per tutto l’arco della stagione. Ad ora lo Scudetto è tutto suo. Voto 7,5
LAZIO: Pioli e i soliti limiti dei biancocelesti. Fluttuazioni d’animo di una squadra con pochi alibi e svariati passi falsi, alla fine la classifica (3° posto attuale) risulta essere solo un palliativo, i problemi infatti sembrano esserci tutti: dai malumori di Klose ai pochi ricambi in difesa e centrocampo. Felipe Anderson la buona nuova dell’ultimo mese, lo stesso brasiliano dovrà però continuare a confermarsi salvo vedere il suo futuro, e quello della sua squadra, arenarsi a mezza classifica. Voto 6
MILAN: Il Diavolo ancora lontano parente del suo passato glorioso. Il fatto di potersi concentrare interamente sulla Serie A dovrebbe rappresentare un obbligo per Inzaghi e compagnia di centrare almeno l’Europa League (se non la Champions League), eppure i rossoneri non riescono ancora a redimersi dopo anni passati a “non giocare” a calcio. La formazione milanista vive dei lampi dei suoi solisti, Bonaventura, Honda e Menez su tutti, per continuare la scalata servono acquisti e voglia di fare, altrimenti sarà chiaroscuro come al solito. Voto 5,5
NAPOLI: Partenopei al veleno. poco costanti in Serie A, dove lasciano spesso e volentieri punti a destra e manca, sfortunati in Europa dove si sono visti sbattuti fuori dall’Atletico Bilbao, eppure “tremendi” negli scontri diretti. Dopo la Supercoppa il morale, e il voto, si rialza, ma ancora c’è molto da fare per arrivare indenni a fine stagione con gli obbiettivi stagionali ben saldi tra le mani. Dopo ci sarà da mettere mano alla squadra, troppi giocatori potrebbero non essere da Napoli. Voto 6,5
PALERMO: Dybala, Zamparini e Iachini, un triangolo “sui generis” da far venire le traveggole anche a Dario Argento. Eppure il tutto funziona eccome. 22 punti in 16 partite comprensivi di belle prove quali la vittoria in casa del Milan e il pareggio a Napoli. I passi falsi, di tanto in tanto, non mancano, è però doveroso ricordare come i siciliani siano una neopromossa su cui molti avevano più di un dubbio quest’estate, salvo poi ricredersi davanti ai gioelli balistici di Dybala e Vazquez. Voto 6,5
PARMA: Problemi finanziari e calcio mal si sposano, chiedere a Ghirardi per saperne qualcosa. La rivoluzione estiva con le tante cessioni è stata una risposta della società alla mancata qualificazione in Europa League, Donadoni si è visto depredato dei suoi giocatori, con essi se ne sono andati anche i risultati. Il solo Cassano non può bastare a tenere in piedi la baracca, ora serve di cambiare tutto in questa finestra di mercato per allontanare lo spettro della Serie B. Voto 4
ROMA: Giallorossi in fase di crescita, tra qualche alto e basso fisiologico si inizia a intravedere il destino della Lupa, capace di poter combattere in Europa finché la fortuna non si dimenticherà di lei e costante in Italia, sebbene ancora in capace di colmare il gap mentale con la Juventus. Il salto di qualità deve essere fatto a livello psicologico, anche se un bomber da una ventina di gol nelle gambe non guasterebbe affatto. Rivedere la posizione di alcuni “vecchietti” potrebbe rappresentare lo step decisivo per il futuro. Voto 7
SAMPDORIA: La Samp è Ferrero Style, ovvero sbarazzina e tremendamente simpatica. Il terzo posto è più un miraggio temporaneo che un vero e proprio obbiettivo a portata di mano, è comunque innegabile come la squadra ligure sia riuscita a rigenerare se stessa dopo un periodo in chiaroscuro, quello che fa stupore sono i passi in avanti, soprattutto a livello fisico, di molti giocatori di Miha (Obiang, De Silvestri e Eder). Adesso non resta che vedere quale sarà il futuro dei blucerchiati. Voto 7
SASSUOLO: Di Francesco si conferma allenatore con un futuro roseo. Il Sassuolo è una realtà positiva del nostro calcio, capace di far quadrare i conti con dietro una società forte e attrezzata, nel calciomercato estivo sono arrivati dei buoni pezzi ricercati anche altrove (Vrasljco su tutti), in campionato magari qualche passo falso di troppo, eppure i neroverdi dimostrano una dedizione al gioco e all’offensività che in pochissimi possono vantare nel nostro paese. Per adesso va bene così, in futuro si vedrà. Voto 6+
TORINO: Dopo il tana libera tutti di quest’estate in molti avrebbero cantato la fine del Toro di Cairo. Eppure la buona cavalcata in Europa League e un campionato discreto sembrano salvare l’annata granata. Sarà difficilissimo ripetere quanto fatto vedere nello scorso anno di Serie A, è pur vero che bisogna potersi godere anche i risultati raggiunti, soprattutto se nel mentre si è salvato i bilanci e tutto il resto. Ad ora la sufficienza sembra obbligatoria. Voto 6
UDINESE: Stramaccioni fa nuovamente capolino in Serie A e tutti, soprattutto gli interisti, sono molto curiosi di vederlo all’opera, lui risponde presente anche grazie alle prove del sempreverde Di Natale e dell’ex clivense Thereau. I bianconeri assomigliano ogni anno sempre più all’Amerigo Vespucci, una nave scuola, eppure l’andamento in campionato non ne risente più di tanto, nel mezzo ci sono i meriti di chi quella nave riesce, quasi sempre, a portarla in porto. Voto 6
Stefano Mastini Follow @StefanoMastini1