Toni: “Speravo nei Mondiali, Juve un rimpianto, nel calcio governi chi ha giocato”
Luca Toni, protagonista anche quest’anno di un ottimo campionato con il Verona, ha concesso una intervista all’edizione odierna del quotidiano “Tuttosport” dove affronta diversi argomenti,
GOVERNINO GLI EX GIOCATORI – “Io sono un vecchietto ormai anche se fare gol è sempre bello come la prima volta. Per fare del bene al calcio italiano serve puntare innanzitutto sui giovani italiani e sui vivai, c’è bisogno di un cambiamento radicale dal profondo e nessuno conosce meglio questo sport come quelli che lo hanno praticato, per questo farei governare le istituzioni pallonare a chi è stato giocatore”
CHE BRAVI QUEI DUE – Toni elogia Manolo Gabbiadini e Stefano Okaka: “Non so se sia azzeccato indicarli come miei eredi, ma sono due gran bei giocatori che possono diventare importanti in una grande squadra. Occorre anche avere la pazienza da una parte di crescere e dall’altra di puntarvi su. Balotelli? Si dovrebbe parlare di lui solamente quando fa gol, invece…”.
PECCATO – Un rimpianto di Toni è stato non aver potuto fare la differenza nella Juventus: “Sono arrivato tardi in bianconero ma penso che se me ne fosse stata data la possibilità avrei potuto fornire il moi contributo, io sarei rimasto alla Juve molto volentieri ma hanno fatto altre scelte”.
CHI LO CAPISCE… – Toni parla poi delle speranze concrete che nutriva di andare ai Mondiali: “Ci credevo tanto, devo essere onesto. Ci credevo perché Prandelli aveva chiamato gente che non era mai stata in Nazionale, e poi io avevo appena segnato 21 gol col Verona, ma a quanto pare non sono bastati…”.
FARO’ COSI’ – Ed è inevitabile chiudere parlando del futuro, con Toni che ha le idee molto chiare: “Intanto penso a dare il massimo nel girone di ritorno, poi vedrò a maggio se avrò ancora voglia di giocare ed eventualmente valuterò le proposte, se ce ne saranno. Allenarmi non è un peso, appena lo diventerà smetterò subito col calcio giocato”.
