Rizzoli si confessa: “Fisicamente mi sento bene, voglio continuare ad arbitrare”
Nicola Rizzoli, arbitro italiano, protagonista della finale degli ultimi Mondiali, si è confessato ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”. Ecco le sue dichiarazioni:
FUTURO – “Fisicamente sto bene. Anzi ho pure perso otto etti. E la voglia è ancora tanta. La Fifa intende alzare il limite di età e io ho ancora tanti stimoli. Non saprei, per ora amo ancora il campo. Mi piacerebbe insegnare ai giovani e ai bambini”.
PREPARAZIONE – “Vedo tante partite e ho un archivio personale in cui catalogo gli episodi più significativi. Analizzo le tattiche delle squadre, i calci piazzati: blocchi compresi. È un bagaglio indispensabile”.
PSICOLOGIA – “In questi anni ho capito quanto sono importanti i miei atteggiamenti in relazione agli altri e quanto conta imparare a conoscere la personalità dei calciatori. A volte li puoi capire da uno sguardo o anche da un gesto. Una questione è il ruolo dell’arbitro, un’altra è il dialogo in campo. Per carattere io sono aperto al confronto, l’obiettivo è quello di aiutarsi a sbagliare il meno possibile. Dobbiamo impegnarci tutti per colmare un gap che è culturale”.
ERRORI – “Il pericolo è proprio quando un arbitro crede di essere infallibile. In quel caso non riesce a gestire l’errore. Io ho sbagliato tante volte e la mia forza è sempre stata quella di far tesoro degli errori. Sette anni fa a Udine con Totti il più istruttivo, sanno tutti come andò. Poi abbiamo chiarito e siamo cresciuti entrambi”.
GIUDICE DI PORTA – “Aumenta la qualità dell’arbitraggio. Dividersi le zone del campo e le coppie di giocatori aumenta il controllo. La gol-line può aiutare ma non deve essere considerata un’alternativa”.