Allan, il rubapalloni che studia da rifinitore: presentazione tattica e numeri del nuovo centrocampista del Napoli
Si chiude, finalmente, la lunga trattativa che ha visto Napoli e Udinese impegnate per diverse settimane: Allan è ufficialmente un calciatore del Napoli. Importante è stato il viaggio di qualche settimana fa a Londra del nuovo ds Cristiano Giuntoli, durante il quale ha incontrato il patron dell’Udinese Giampaolo Pozzo per formalizzare la prima offerta ufficiale per il centrocampista. Decisivi, invece, sono stati gli incontri della settimana scorsa, che di fatto hanno portato alla chiusura dell’operazione: 12 milioni di euro e il solo cartellino di Britos da girare al Watford, club di cui lo stesso Pozzo è proprietario, dopo il rifiuto di Inler di trasferirsi in Inghilterra. Nell’operazione rientrerà anche il prestito biennale di Duvan Zapata, che giocherà al Nuovo Stadio Friuli già dalla prossima stagione. Allan si veste di azzurro. Il Napoli ha il suo nuovo centrocampista, le cui caratteristiche tecniche e tattiche solleticano non poco la fantasia di Maurizio Sarri.
GLI ESORDI – Allan Marques Loureiro nasce a Rio de Janeiro l’8 gennaio del 1991. Cresciuto nel settore giovanile del Madureira, viene girato in prestito al Vasco da Gama che lo acquista nel 2009. Nell’estate del 2012 lo preleva l’Udinese per 3 milioni di euro. Arrivato in punta di piedi, in breve tempo Allan diventa pedina fondamentale per il centrocampo di Francesco Guidolin, tecnico che lo svezza e lo valorizza più di tutti: agli ordini dell’allenatore veneto colleziona 36 presenze nel torneo 2012/13 e 33 in quello successivo. In questa stagione, sotto la gestione di Andrea Stramaccioni, Allan è cresciuto ancora: 35 presenze ed un’evoluzione tattica da non sottovalutare. Stramaccioni, infatti, ha utilizzato Allan non solo al centro del campo, come schermo difensivo, ma anche nel ruolo di mezzala e rifinitore.
LE CARATTERISTICHE…E L’EVOLUZIONE – Alto 1.73 per 73 kg, destro naturale dal fisico compatto e brevilineo, Allan è un brasiliano atipico. E’ un ruba palloni, centrocampista da piazzare davanti alla difesa alla ricerca della palla e della ripartenza veloce. Corre più degli altri, sempre pronto a buttarsi su ogni pallone. Allan recupera la sfera come pochi e non disdegna l’uno contro uno, riuscendo spesso a saltare l’uomo con ottime progressioni palla al piede. Pecca un po’ nella visione di gioco, non disponendo di mezzi tecnici tali da riuscire a mandare in porta gli attaccanti con giocate in profondità o in sede di ultimo passaggio. Il ruolo in cui ha giocato maggiormente è quello di centrale in una mediana a tre, ma la grande annata di quest’anno da mezzala all’Udinese apre, di fatto, scenari intriganti per lo scacchiere di mister Sarri. Nell’ultima stagione Stramaccioni ha piazzato Guilherme davanti alla difesa, con Allan decentrato, e il brasiliano ha avuto una brillante quanto inattesa evoluzione tattica: infatti da uomo di rottura è diventato un giocatore a tutto campo, il suo gioco è andato sviluppandosi in più zone del rettangolo verde, senza disdegnare galoppate offensive e ripartenze veloci. Rispetto agli esordi Allan si porta maggiormente in proiezione offensiva, attaccando con maggior costanza gli spazi e l’area di rigore avversaria, oltre a conservare la naturale attitudine a recuperare palloni.
COME NEL NAPOLI? – Nel centrocampo a tre di Sarri Allan si piazzerebbe sulla destra, al fianco di Valdifiori, magari con Hamsik sul versante opposto del campo. Compiti di copertura per lui, che si presta atleticamente a ruolo e schieramento, non lontano dal modo in cui giocava con Stramaccioni: corre per tre, ma ha bisogno di un compagno di reparto dotato di visione e tempi di gioco al suo fianco. Questo elemento è certamente Mirko Valdifiori. Allan sarà la sua “guardia del corpo”, giocatore di protezione, con il compito di schermare e difendere il compagno di mediana. Con Valdifiori al centro del campo Allan sarebbe perfetto al suo fianco, nel doppio ruolo che potrebbe ricoprire: negli anni, infatti, è spesso mancato nel centrocampo azzurro un elemento che potesse fungere da collante tra centrocampo e attacco, un centrocampista abile nel velocizzare l’azione e farla ripartire con rapide accelerazioni. Dal punto di vista tattico il brasiliano è molto duttile e può ricoprire diverse posizioni, all’occorrenza anche in un 4-2-3-1, ma l’intenzione di Sarri è sicuramente quella di giocare con una mediana composta da tre elementi. Innato il senso della posizione del brasiliano, recupera palloni con facilità e dispone di una notevole resistenza fisica. Forte nel bloccare le ripartenze avversarie, è abilissimo in tackle. In possesso di una buona tecnica, sa trattare la palla, anche se è lontano da poter essere definito un regista vero e proprio. L’ex Udinese è un centrocampista duttile e moderno.
Fisicità prorompente e buona tecnica, ma anche personalità, carattere e tanta grinta. Impeccabile dal punto di vista umano e professionale, uomo spogliatoio, sempre disponibile al sacrificio e pronto ad apprendere per migliorarsi. Il Napoli ha il suo nuovo centrocampista. Giovane, ma già pronto. Grande cultura del lavoro. Musica per le orecchie di Maurizio Sarri.
De Laurentiis su Twitter: “Benvenuto Allan #ADL”