Boniek: “Wenger ipocrita. Tra Szczesny e De Sanctis non c’è gara. Dzeko? Consumato”

Dario Marotta
25/07/2015

Boniek: “Wenger ipocrita. Tra Szczesny e De Sanctis non c’è gara. Dzeko? Consumato”

boniek

Guantoni polacchi per la Roma. Vicinissimo alla capitale Wojciech Szczesny, ormai prossimo a saluti con l’Arsenal. Il numero uno dei gunners, dopo gli alti e bassi dell’ultima stagione, rischierebbe di perdere ulteriore terreno, visto l’arrivo in quel di Londra di Petr Cech, fortemente voluto da Arsene Wenger. Un’esperienza nel campionato italiano (molto probabilmente in prestito secco) potrebbe fargli solamente bene. Né è convinto un suo illustre connazionale, Zibì Boniek, ex centrocampista della Roma e attuale Presidente della Federcalcio polacca, intervenuto nel corso della trasmissione radiofonica “Te la do io Tokio”:

“Ho parlato con Szczesny, sono contento se dovesse venire alla Roma. E’ un portiere esperto, alto e bravo tecnicamente, lo conosco da tanto tempo, gioca in Nazionale. Ha avuto una discussione con Wenger che l’ha messo fuori squadra. Ha qualche vizietto, tipo fumare una sigaretta dopo la partita, ma non sono problemi gravissimi”. Un trasferimento necessario per riconquistare la titolarità in nazionale: “Szczesny adesso è il numero due. Il tecnico della Polonia vorrebbe che il giocatore disputasse il campionato da titolare. Farà bene a Roma, lo chiamerò quando arriverà per dirgli le cose da non fare qui nella capitale”. Andrà a giocarsela con Morgan De Sanctis: “tra lui e De Sanctis c’è grande differenza, il portiere polacco è di un’altra categoria“. Prestito annuale, prima del ritorno in Inghilterra: Ho sentito che Wenger lo vorrebbe in futuro all’Arsenal, mi sembra una dichiarazione un po’ ipocrita dato che lo ha mandato via, acquistando Cech”.

Non solo il portiere, da tempo la Roma da la caccia ad un attaccante ed il nome più gettonato è quello di Dzeko:  “da anni dicono che è un fenomeno, ora ha 29 anni. Mi sembra un giocatore un po’ consumato, verrebbe qui come ultimo contratto. E’ un buon giocatore ma alla Roma servirebbe un attaccante che voglia sfondare”. Chiosa su Platini “Michel è un mio amico. La carica di Presidente Uefa è davvero bella, non dovrebbe andare alla Fifa. Quello è un incarico politico, a mio parere dovrebbe rimanere a gestire le competizioni europee”.