Ecco Ricardo Kishna: presentazione tattica e numeri del nuovo esterno laziale [VIDEO]
Lotito e Tare, così come accaduto nella complicata trattativa per Milinkovic–Savic, dimostrano ancora una volta di puntare su una linea di mercato improntata ai giovani prospetti del calcio mondiale. Stavolta, come fatto per De Vrij, gli occhi biancocelesti sono stati puntati sull’Olanda e più precisamente ad Amsterdam, dove tra le fila ell’Ajax militava Ricardo Kishna. Classe 1995, il giovane esterno d’attacco si è consacrato nell’ultima stagione come titolare inamovibile dei biancorossi, risultando uno degli elementi più importanti e positivi, nonostante una stagione finita senza la vittoria del titolo nazionale.
MANCINO DI QUALITÀ- Kishna gioca come esterno d’attacco, sia destro che sinistro, modificando il suo stile di gioco a seconda della fascia di competenza. Infatti il giocatore è mancino e non usa quasi mai il piede destro, perciò quando si trova sulla corsia di destra ama saltare il giocatore avversario per poi accentrarsi e tirare. D’altro canto sulla fascia opposta risulta essere un temibilissimo crossatore, capace di scoccare cross precisi e molto potenti al centro dell’area, anche in situazioni in cui si trova sbilanciato o marcato molto stretto. Risulta quindi importante affiancare l’olandese a delle punte che sappiano ben sfruttare le palle aeree e di centrocampisti abili a inserirsi in caso di ribattute. Nel caso della Lazio Klose e Djordevic possono sicuramente trasformare molti dei palloni serviti dal neo-acquisto, così come già fatto nelle passate stagioni con i palloni messi in mezzo da Antonio Candreva, che predilige però parabole più basse e tese. Parolo e Lulic invece sono invece abilissimi nel inserirsi in situazioni offensive, specialmente il centrocampista ex Parma, addirittura andato in doppia cifra nella scorsa annata. Non a caso l’esterno cresciuto nell’Ajax è un ottimo assistman (10 questa stagione) e spesso risulta anche molto “generoso” nel cercare un attaccante più libero al centro dell’area.
Ciò che strabilia però di Kishna sono soprattutto le sue abilità tecniche che gli valgono anche l’aggettivo di “funambolo”. Infatti nonostante una statura importante (1 metro ed 87) i piedi e le gambe dell’olandese si muovono a velocità elevatissime, sia in fase di corsa con o senza palla, che di dribbling vero e proprio. Una delle sue giocate preferite consiste nel rallentare la propria corsa, puntare il difensore avversario e accellerare improvvisamente per superarlo, dimostrando notevole forza nelle gambe. Giocate simili si sono viste dalle parti di Formello da parte di Felipe Anderson, che ha “spaccato” numerosissimi match con scatti rapidissimi e cross o conclusioni una volta arrivato in area.

STAGIONE DELLA CONSACRAZIONE- Kishna ha iniziato la sua carriera precisamente nell’Ado Den Haag, passando ben 9 anni, dal 2001 al 2010, nel vivaio dei biancoverdi. Poi l’approdo ad Amsterdam, dove lo Jong Ajax (squadra primavera) è stato l’ambiente perfetto per coltivare e migliorare le potenzialità del giocatore. Ad inizio 2014 poi arriva la promozione in prima squadra, col tecnico De Boer che lo convoca e lo fa esordire in Europa League nella sconfitta per 3 a 0 contro il Red Bull Salisburgo. Ma è l’ultima stagione, ovvero l’annata 2014/15 che segna la consacrazione, avvenuta in tempi brevissimi, dell’asso olandese. Dirigenza e staff tecnico scommettono su di lui e in poco tempo Kishna conquista anche la maglia da titolare della sua squadra, prendendo in mano la fascia sinistra dell’Ajax. Gioca ben 5 competizioni, contando anche le tre presenze con lo Jong Ajax in serie B, oltre poi all’Eredivisie, coppa d’Olanda, Champions ed Europa League. In tutto le presenze saranno ben 40, condite da 7 gol e 13 assist, a sottolineare ancora una volta la capacità sia di segnare che di esser uomo squadra. In Europa manca solo il gol, visto che in 8 partite confeziona 4 assist e risulta esser bravo a gestire anche match complicatissimi come quelli contro PSG e Barcellona. Un altro dato molto interessante riguarda quello dei tiri per partita, ovvero la media di quante conclusioni il giocatore tenta in un match. Nonostante la giovane età, la voglia di fare e le abilità tecniche, Kishna è molto intelligente e non attacca costantemente la porta per il solo scopo di “strafare”: sono infatti solo 1,2 i tiri in ogni incontro. Sembrano pochi, eppure i gol arrivano, e non pochi considerando la sua posizione di esterno, mentre la percentuale di riuscita dei passaggi è ben del 75%.

KEITA O KISHNA?- Il tecnico Pioli aveva richiesto esplicitamente un esterno offensivo ai propri dirigenti e in molti si sono chiesti: “Perché questa necessità se c’è Keita?”. Innanzitutto la Lazio affronterà un preliminare di Champions, puntando a vincerlo, in ogni caso le competizioni da affrontare saranno 3 e la lotta per il terzo posto sarà più accesa che mai. L’allenatore, soprattutto con l’addio di Mauri, dovrebbe puntare su un 4-3-2-1 o su di un 3-4-3. In entrambi i casi gli esterni ricoprono un ruolo fondamentale ed attualmente i titolarissimi sono sicuramente Candreva (da quest’anno anche capitano) e Felipe Anderson. Pioli ha quindi voluto completare il suo reparto offensivo con due esterni giovani (entrambi classe ’95), rapidi, forti, tecnici e volenterosi di fare. I due ragazzi saranno quindi i “perfetti” ricambi dei loro due compagni più affermati, con un Kishna in rampa di lancio e un Keita in cerca di riscatto dopo una stagione sottotono. In caso di “buon esito”, ovvero di buone prestazioni, la Lazio si ritroverebbe con 4 giocatori offensivi giovani e talentuosi, capaci anche di trasformare il modulo del tecnico biancoceleste nel 4-2-3-1 già utlizzato quest’anno, con uno tra i 4 che andrebbe a ricoprire il ruolo di trequartista.
Qui tutti i suoi gol e gli assist relativi alla stagione 2014/15:
https://www.youtube.com/watch?v=QRoJWmesDtE
Fonte Gif e Video: ScoutNation
Fonte Diagramma a torta: Wyscout
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