Napoli: il tramonto di Astori diventa l’alba per nuovi orizzonti
Tira e molla, batti e ribatti, tra firme fantasma e fantomatici accordi raggiunti, Astori è passato dal dover arrivare da un momento all’altro alla corte di Sarri, ad allenarsi in solitaria al ritiro del Cagliari. Incolmabili, probabilmente, le distanze per quanto riguarda i diritti di immagine del calciatore, frutto di incomprensioni, discussioni e reazioni stizzate sia del calciatore che della società. Al momento la trattativa pare essersi chiusa, con il giocatore tornato alla base e la Fiorentina che sta cercando un approccio con la squadra sarda, convinta però di voler cedere il giocatore soltanto al Napoli. Le possibilità di vedere Astori in azzurro sono in realtà ancora aperte ma, in ogni caso, questa frattura ha costretto gli azzurri a ricominciare a guardarsi intorno. Che sia, al contrario di quanto sembri, una inaspettata opportunità?
BENE MA NON BENISSIMO- Cinque milioni di cartellino, meno di un milione di ingaggio, l’acquisto del difensore della nazionale sembrava un vero colpo di mercato. Alcuni dubbi, al netto della buona operazione dal punto di vista economico, permanevano però riguardo le sue qualità tecniche. Buon piede, ottimo fisico, bravo negli anticipi e nei colpi di testa, Astori pecca però nell’uno contro uno difensivo e, spesso, appare distratto in fase di marcatura. Questi difetti potevano sicuramente essere contenuti con la cura Sarri, ma ciò sarebbe bastato per farne il nuovo perno della difesa azzurra? Come già spiegato diverso tempo fa, il passaggio al Napoli poteva rappresentare una sorta di rinascita per il giocatore, proveniente da un’annata non proprio brillante alla Roma di Garcia. Arrivato nella capitale come riserva di Manolas e Castan, si è ritrovato a giocare spesso e volentieri titolare, dimostrando di essere un’ottima alternativa in caso di mancanza dei titolari, ma poco affidabile se schierato con una certa continuità. Le probabilità che ciò si riproponesse a Napoli erano piuttosto alte, considerando che le sue qualità non potevano dirsi nettamente superiori a quelle di Albiol e Koulibaly. Di certo il suo acquisto low cost avrebbe consentito a Sarri di poter variare il duo di difesa senza troppi patemi, ma non avrebbe di certo garantito un posto da titolare al neo arrivato. L’improvviso arrestarsi della trattativa potrebbe aprire nuovi spiragli nella ricerca di un centrale difensivo in grado di fare la differenza: Giuntoli inizia dunque a vagliare una nuova strada.
NUOVI ORIZZONTI – Se l’acquisto di Astori non avrebbe in ogni caso elevato il livello dell’attuale coppia titolare, adesso si aprono scenari interessanti nel possibile acquisto di un giovane difensore in grado per davvero di mettere in crisi le scelte di Sarri. E’ vero, il primo nome che si è sentito è quello di Acerbi del Sassuolo per cui, dal punto di vista tecnico, vale lo stesso discorso fatto per Astori, ma a quanto pare man mano Giuntoli sta allargando le sue vedute verso un mercato estero finora troppo accantonato. Il dato di fatto (oggettivo e preoccupante) è che, esclusi alcuni big ed i due giovani e costosissimi Rugani e Romagnoli, il mercato italiano è avaro di difensori in grado di fare la differenza. E allora è tempo di volare all’estero, dove i vari Bartra, Vida, Dragovic e Toprak forse sono i nomi più caldi per puntellare una difesa alla ricerca di freschezza ma allo stesso tempo affidabilità: se è vero, infatti, che i difensori italiani non hanno nulla da invidiare agli sponsorizzatissimi stranieri, è anche vero che all’estero ci si affida ai giovani con molta più facilità e, a parità di età, chi viene da fuori può vantare già un’esperienza pluriennale. Giovane ma che dia certezze, questo è il profilo da cercare e, al di fuori dei confini, i nomi non mancano. Le idee ci sono, ora è il momento di premere sull’acceleratore.
Non è certo un modo di giocare alla volpe e l’uva né tanto meno un modo per cercare un “cuscinetto di salvataggio” dopo il naufragare dell’operazione Astori (la quale, per la cronaca, potrebbe ancora andare in porto), ma per il Napoli la ricerca di almeno un difensore centrale deve diventare prioritaria e l’acquisto, anche se più corposo a livello economico, deve essere fatto con estrema attenzione e razionalità.