Fabio Cannavaro: “Rugani e Romagnoli vanno lasciati in pace”

Fabio-Cannavaro

Fabio Cannavaro ha rilasciato una lunga intervista all’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”. L’ex capitano della Nazionale ha parlato proprio di Italia e di Antonio Conte oltre che della situazione in Serie A, affrontando poi diversi altri argomenti.

NON E’ PIU’ COME UNA VOLTA – Cannavaro ha affermato: “La situazione attuale del calcio italiano non è delle migliori, nonostante la finale di Champions League giocata dalla Juventus. Nessuno ha il coraggio di apportare i cambiamenti necessari e di investire su giovani e strutture moderne. Quando passo davanti allo stadio San Paolo mi viene il magone. Inoltre non ci sono più i difensori di un tempo perché è richiesto che anche i centrali partecipino al gioco”.

RUGANI-ROMAGNOLI – Cannavaro fa un paragone con il passato: “Quando c’ero io invece era richiesto di tenere alta la concentrazione e difendere bene. Se ci sono attaccanti da 60 gol è anche colpa delle difese. La coppia migliore è Pepe-Ramos, in Italia abbiamo Barzagli, Bonucci e Chiellini. Rugani-Romagnoli i Nesta e Cannavaro del futuro? Certo, ma solo se li lasceranno tranquilli. Alla loro età in passato eravamo più pronti e già adatti a superare test difficili, non dipende da loro se il mercato crea quotazioni ed aspettative esagerate”.

JUVE SEMPRE IN TESTA – Fabio Cannavaro incentra il discorso sulle big di Serie A: “Anche cambiando molto, la favorita per lo scudetto resta la Juventus, perché dispone di uno spirito di sacrificio e di una mentalità vincenti. L’equilibrio in campo lo si può avere anche con 4 o 5 attaccanti, come nell’Italia campione del mondo o nel mio Real Madrid. Anche con un solo attaccante l’equilibrio può venirti a mancare. Inter? Sta facendo un bel mercato, con Miranda e Kondogbia ha puntellato la rosa e dispone di giocatori fisici, di quelli che piacciono a Capello, come Vieira ed Ibrahimovic”.

LE ALTRE – Sulla Roma: “Rudi Garcia ha capito che in Italia i conti si fanno alla fine, non ripeterà più certi errori. L’anno scorso ha passato più tempo a fare polemiche sui giornali con la Juve che a far giocare la sua squadra. Napoli? Benitez ad un certo punto è stato l’alibi per i risultati dello scorso campionato: con Sarri le idee sono più chiare ed è una componente che pesa più dell’esperienza. Non viene dal nulla: allena comunque da 20 anni e se qualcuno pensa che conta solo allenare in Serie A sbaglia di grosso. Stesso discorso per Mihajlovic…e magari tornasse Ibrahimovic al Milan, io lo farei giocare sempre”.

BRAVO CONTE – Per finire Fabio Cannavaro spende qualche parola sul ct Antonio Conte: “Forse non sta facendo ancora giocare l’Italia come vorrebbe, occorre del tempo e lui ne ha poco anche se lavora come un matto e senza pause. Deve gestire gli elementi più esperti come Pirlo e De Rossi che non dovrebbero essere impiegati in tutte le amichevoli. Per fortuna ci sono pure Verratti, che tutti ci invidiano, e Marchisio, ormai un vero e proprio centrocampista universale”.