Jovetic è nerazzurro: l’asso nella manica nella stagione da “all-In(ter)”

Jovetic è nerazzurro: l’asso nella manica nella stagione da “all-In(ter)”

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In un campo così frenetico e tumultuoso come quello del calciomercato, da sempre vige una regola non scritta legata ai week-end: di sabato e domenica non si chiudono trattative. Non è andata propriamente così nella giornata di ieri, in cui l’Inter dopo un telenovela durata oltre un mese, ha annunciato l’arrivo di Stevan Jovetic. Nonostante le visite mediche fossero programmate per la giornata di martedì, il montenegrino è sbarcato questa mattina alla Malpensa, segnale non banale di un ragazzo che ha chiaramente tanta voglia di tornare.

DOVE ERAVAMO RIMASTI – Davvero troppo brutte per essere vere le due stagioni al Manchester City, il club che nel 2013 lo strappò alla serie A per una cifra intorno ai 30 mln di euro. Dopo un lunghissimo corteggiamento della Juventus, la dirigenza viola riuscì nell’intento di cedere il gioiellino all’estero e furono i Citiziens a mettere sul piatto l’offerta maggiore. Allora il montenegrino era una delle stelle del calcio italiano e tra i migliori prospetti d’Europa. Una crescita che a Firenze non aveva conosciuto soste di stagione in stagione, da Prandelli a Montella, nonostante la sfortunata annata 2010/11 completamente saltata per l’infortunio al legamento crociato. Fu proprio al rientro però che Jovetic completò lo step decisivo della sua crescita, con Mihajlović e lo stesso Montella che lo posero al centro dell’attacco viola, aumentando vertiginosamente la sua media gol. Dopo le due annate in doppia cifra arrivò lo sbarco in Inghilterra, i tanti guai muscolari, un feeling mai nato con Manuel Pellegrini e la luce del talento balcanico che lentamente andava affievolendosi.

BACK HOME – Il ritorno in Italia, il Paese che a 18 anni l’aveva prima adottato e poi amato con i suoi riccioli ribelli e le movenze da predestinato, era la soluzione più giusta per un ragazzo che, nonostante la grande esperienza, ha solo 25 anni. Il destino ha voluto che proprio un ex Fiorentina e City come Roberto Mancini lo mettesse in cima alla lista dei desideri per rilanciare una squadra che, a tutti i costi, vuole rompere con un recente passato assolutamente da dimenticare. La classe e la versatilità di Jojo sembrano la medicina perfetta per curare il paziente Inter nella sua stagione da “all-in”.

UN JOLLY PER IL MANCIO – Sono tantissime le posizioni in campo in cui Mancini potrà schierare il montenegrino, che nella sua carriera ha affinato una capacità unica di adattamento a diversi moduli con altrettanti ruoli. Molti indizi, tra cui l’ormai imminente arrivo di Perisic, portano a pensare che la posizione principale sarà quella di ala/trequartista di sinistra nel 4-3-3, con Icardi al centro e il croato sul vertice opposto. E’ il ruolo con il quale arrivò dal Partizan e incantò nei suoi primi anni viola con Prandelli. Si esalterebbe la sua esplosività nel cercare il fondo, di inserimento negli spazi e l’abilità di accentrarsi per trovare il destro a giro, suo marchio di fabbrica con il quale segnò proprio all’Inter una delle reti più bella sua carriera nel 2013. Nel 4-3-1-2, il modulo degli scudetti di Mancini in nerazzurro e con il quale il tecnico jesino ha schierato l’Inter per tutto il girone di ritorno nella passata stagione, l’ex Citiziens può disimpegnarsi in ben tre ruoli. Seconda punta classica al fianco di Icardi, prima punta all’occorrenza come nell’ultimo anno con Montella e infine come da 10 puro in assistenza alle due punte.  E’ proprio in questo ruolo che, a nostro avviso, Jovetic potrebbe sparigliare le carte. Dopo i vari tentativi, poi falliti, con i vari Kovacic, Hernanes e Shaqiri, l’Inter avrà finalmente in rosa il giocatore con il cambio di passo decisivo e nella zona di campo in cui faticava a finalizzare la grande mole di gioco costruita.

Stevan Jovetic è pronto ad accettare la sfida decisiva della sua carriera nella società che di più di ogni altra desidera un rilancio. Il mix potrebbe essere esplosivo…bentornato a casa Jojo.