Kondogbia: “Qui per migliorare. Ho parlato con Evra…”

Kondogbia: “Qui per migliorare. Ho parlato con Evra…”

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Geoffrey Kondogbia è uno dei botti del calciomercato 2015: adesso, con la maglia nerazzurra, deve dimostrare di valere i soldi che sono stati spesi per lui. E prima di decidere ha chiesto ad Evra…

E’ uno dei nomi più importanti (oltre che una delle cifre più cospicue) che ha scosso l’estate di chi segue la Serie A: Geoffrey Kondogbia ha i numeri e le qualità per sfondare nel nostro campionato. L’Inter è stata una scelta precisa e calcolata, come ha raccontato il centrocampista francese a Tuttosport: “Se i tifosi del Milan vogliono fischiarmi che lo facciamo pure, ma dovrebbero prendersela con chi gli ha detto che sarei andato al Milan, io non ho mai firmato né detto niente. L’offerta del Milan, quello è vero, era più alta, ma dopo aver parlato con Mancini ho preferito l’Inter. Per me l’allenatore conta più del 50%. Prima di decidere ho voluto parlare con Patrice (Evra, uno dei senatori francesi più tenuti in considerazione dai giovani, ndr), gli ho chiesto un giudizio sul calcio italiano. Lui mi ha detto che se fai bene qui sei pronto per far bene ovunque, perché nessun altro campionato ti prepara così bene fisicamente e tatticamente. Una volta che sei stato qui, nulla può metterti in difficoltà“.

Subito al via con i paragoni, fra Yaya Touré e il ‘gemello’ Pogba: “Si, io e Touré abbiamo un modo di giocare abbastanza simile ma ognuno ha le sue caratteristiche, io sono giovane e ho ancora molto da imparare. Pogba? Con Paul siamo grandi amici, compagni di Nazionale, e adesso anche rivali. Il mio obiettivo è quello di arrivare davanti a tutti, anche a Pogba, ma paragonarmi a lui non mi interessa, è la gente che fa i paragoni“, of course.

Chiusura dedicata ai suoi pregi e ai suoi difetti, che conta di limare nella sua nuova esperienza: “Come tutti ho dei difetti, ma conto giocando in Serie A di cancellarli. Considero l’Inter la squadra più adatta per migliorare, una tappa fondamentale per il mio percorso di crescita calcistica“.