Napoli, Sarri: “Higuain fondamentale, voglio mentalità. Con De Laurentiis litigheremo…”

Napoli, Sarri: “Higuain fondamentale, voglio mentalità. Con De Laurentiis litigheremo…”

Sarri

Maurizio Sarri è protagonista della conferenza stampa pre Cittadella: ecco i suoi pensieri su Higuain, Callejon, De Laurentiis e sul calendario.

 

Ultimo appuntamento amichevole in Trentino per il Napoli di Sarri: i partenopei affronteranno alle ore 17:30 il Cittadella, squadra padovana recentemente retrocessa in Lega Pro. Un test di livello più alto rispetto ai due precedentemente affrontati contro Anaune e Feralpi Salò, che servirà per dare a Sarri nuove indicazioni da parte dei suoi calciatori. Proprio il tecnico ha parlato in conferenza stampa dell’impegno amichevole, del mercato e delle prospettive future della squadra azzurra.

Ecco le parole di Sarri: “Sono soddisfatto del lavoro e molto dell’approccio nei confronti dello staff, abbiamo lavorato tanto. Negli ultimi giorni è venuta fuori molta stanchezza ma è normale. Un gruppo che pensavo meno umile e che invece si è messo a disposizione. Lo stesso Higuain è un ragazzo normalissimo, mi ha sorpreso per delle riflessioni che ha fatto quindi ha dimostrato anche intelligenza. L’argentino può dare una marcia in più, come tutti i fuoriclasse, può farci vincere una partita giocata non ad alti livelli. Quindi dev’essere una risorsa aggiunta, io non lo vedo assolutamente come un problema: questo giocatore è solo una risorsa. Ho anche la sensazione che abbia ancora qualcosa dentro da tirare fuori, può esplodere maggiormente. Non è una certezza ma una speranza. Io non ho mai chiesto nessuno sul mercato, quello che ho letto sui giornali non è assolutamente vero: ho sempre parlato di caratteristiche e mai di nomi. La squadra deve crescere in gioco, personalità e mentalità. Io vengo da una provinciale e ho visto l’atteggiamento delle grandi contro l’Empoli: tutte entravano in punta di piedi, tranne la Juventus. Questo vuol dire che avevano qualcosa in più, l’occhio di chi doveva giocare contro il Bayern Monaco. Questo fa la differenza e ti fa guadagnare punti. La ricerca dell’equilibrio investe difensori esterni e centrocampisti interni in particolare. Abbiamo fatto passi in avanti ma ci sono ancora errori, anche quello è un discorso che riguarda il modo di pensare, è un percorso lungo ma c’è la predisposizione a fare bene in questo aspetto. Il secondo gol con il Feralpi non lo considero nemmeno, avevo cambiato tutti e non c’erano disposizioni. Sul primo abbiamo fatto errori ma lì il discorso è più lungo perché far cambiare modo di pensare a ragazzi di 30 anni che per 18 hanno giocato con un altro modo di pensare sarà lungo. Allan? Ha fatto una preparazione diversa dalla nostra, quindi è più resistente ma meno brillante dei nostri. Si dovrà inserire piano piano, è un giocatore dinamico e con grande applicazione difensiva, grande quantità e qualità anche tecnica. Ci può dare una mano e può farci giocare in maniera più offensiva. Insigne è talentuoso e quindi quando si stacca dalla marcatura fa danni. Deve ancora migliorare in qualche movimento senza palla, ora aspettiamo gare con più impegno difensivo per testarlo. Per ora si sta partendo da basi importanti. Chiriches onestamente non lo conosco benissimo, l’ho visto mezza partita 6 mesi. In quella mezza partita mi sembrò un giocatore dalla discreta tecnica, se è stato scelto le qualità ci sono. Callejon è un giocatore determinante, si è messo a completa disposizione e si è innamorato di questo nuovo ruolo. Penso che sia fondamentale, sono contentissimo di quello che ha fatto in questi 20 giorni, si è sciolto anche nei rapporti umani. Vorrei rimanesse e il ragazzo mi sembra convinto di restare, quindi resta importantissimo. Hamsik ha fatto 25 minuti benissimo, poi ha avuto piccoli contrattempi che non gli permettono di avere tanti minuti nelle gambe e mi spiace che non abbia fatto il ritiro al 100% ma sono problemi non gravi. Ci siamo trovati benissimo qui a livello ambientale, il terreno è molto buono così come anche la struttura. E’ chiaro che avere due campi sarebbe perfetto, anche per la maniera in cui lavoriamo. Però poi non si può avere tutto, la situazione è questa e a volte bisogna adattarsi senza fare troppe storie. In campo si potrà vedere tutto, dipenderà ovviamente dalle problematiche che la squadra potrebbe avere in campo. Se la squadra incontra dei problemi ovviamente noi dobbiamo mettere una pezza. L’idea è quella di condurre la partita ma ogni gara ha diversi svolgimenti, lì toccherà a noi agire. 4-3-3 l’abbiamo provato e non eravamo molto convinti perché perdevamo tanto baricentro persino nelle partitelle, quindi in accordo con i giocatori l’abbiamo accantonato. Poi si può ritirare fuori anche in fase difensiva. Nel mondo non credo ci sia un allenatore contento di fare una tournèe internazionale, le amichevoli di questo tipo le faremo nei prossimi 15 giorni. Abbiamo fatto il ritiro vero, come vorrebbe fare qualsiasi allenatore. Se mi andrà bene Chiriches te lo dirò tra 15 giorni, spero abbia le caratteristiche per integrarsi con il nostro modo di giocare. Il calendario? Le prime partite in casa sono tutte partite molto impegnative, incontreremo tante squadre. Preferivo il contrario perché fino ad ottobre arranco un po’ ma alla fine siamo noi che ci dobbiamo adeguare, faremo di tutto per partire al meglio e per raggiungere concetti di squadra importanti. Dico la verità: è difficilissimo inculcare un modo di giocare alla squadra, la fisionomia è quella e bisogna fare solo accorgimenti, è complicato far cambiare modo di pensare alla squadra in 2 giorni. Io ho la fissa che la mia squadra deve avere un’identità e un’anima e studio molto gli avversari, quindi ci saranno scelte e atteggiamenti diversi in base agli avversari. Le problematiche relative al mio contratto non erano relative alla mia persona ma allo staff, ad un certo punto la situazione era difficile e ci son voluti giorni in più per quello. Il Presidente lo conoscete, è intelligente e di personalità e quindi non è una persona facilissima, ma proprio per le sue qualità si andrà bene nonostante le litigate. Il pubblico mi ha stupito: mi aspettavo cose eccezionali ma vedere la tribuna piena di napoletani a 1000 km da Napoli ti dà emozione e responsabilità. Non è solo una squadra di calcio, è qualcosa di più importante. Nonostante tutto deve prevalere l’allegria per rappresentare quello che è il pubblico più appassionato d’Europa. Nel calcio si vive di risultati e quindi vedremo, ma a livello di approccio sento vicino la città. Ghoulam? In quel ruolo per ora ho solo lui, Strinic è infortunato e gli ho dovuto chiedere uno sforzo. E’ ancora giovane e ha qualità e margini di miglioramento specie in difesa, se parte sinceramente mi spiace perché posso farci affidamento e se migliorerà in difesa diventerà un giocatore importante. Ripeto, la squadra è stanchissima quindi stasera probabilmente giocheremo male, ma è normale: i carichi di lavoro sono stati importantissimi. Non penso che le gambe ci consentiranno una buona prestazione stasera. Poi ovvio, ci sono le qualità offensive quindi potremmo arrivare ad un buon risultato nonostante una brutta prestazione.”.