De Laurentiis: “Orgoglioso del mio Napoli, non compro la Roma”

De Laurentiis: “Orgoglioso del mio Napoli, non compro la Roma”

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Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha concesso un’intervista all’edizione odierna del quotidiano ‘Il Corriere della Sera’. Il produttore cinematografico ha affrontato diverse questioni di tipo calcistico, ricordando gli inizi nel mondo del pallone sino ad arrivare al presente:

COME CRESCE BENE – De Laurentiis ha affermato: “Il mio Napoli sta avendo un rendimento molto alto, è protagonista in Italia ed in Europa e sono risultati straordinari se consideriamo che nel 2004 acquistai il nulla: non c’era niente del vecchio Napoli, né palloni né magliette, nemmeno il centro sportivo. Ho rifondato tutto, e nel tempo la progettualità seria che ho pianificato con chi ha lavorato ed ancora lavora per me ci ha portati a giocare la Champions League. Per questo siamo la realtà calcistica italiana che è cresciuta maggiormente in ambito internazionale in proporzione alle potenzialità”.

RIFONDIAMO TUTTO – De Laurentiis ricorda un aneddoto: “Luciano Gaucci mise sul piatto 5 milioni per acquistare le ceneri del vecchio Napoli, io ne presentai 32, poi ulteriori 35 nel primo anno di Serie C ed altri 35 il secondo: totale 100 milioni per approdare in Serie B. E mi diedero del matto, ma io sono felice di quanto fatto, e molto ancora avrò da fare al timone del Napoli e nel mondo del calcio. So bene che in parecchi mi danno del visionario, a queste persone io rispondo pacatamente che non è vero, che io ho delle “vision”. Ho rivoluzionato il mondo del cinema e voglio fare la stessa cosa anche nel calcio, che è un sistema da rifondare”.

MA QUALE ROMA – De Laurentiis conclude: “Nella vita è importante saper portare delle innovazioni e rinnovarsi. Ci vorrebbe una nuova intuizione, un campionato europeo per club in grado di buttar giù certi confini e far capire alle istituzioni che governano il calcio che sono vecchie, obsolete, antiche! Questo sono la FIFA e la UEFA, con l’aggravante che gestiscono un patrimonio finanziario immenso senza aver capito che ci troviamo in una situazione allarmante. Cosa penso di Tavecchio? Non penso? Galliani il più potente? Solo code di potere. Higuain? Mai pensato di cederlo, la clausola rescissoria serve a ribadire questo. Sarri è un gran lavoratore ed è un attributo che apprezzo molto. Io interessato a comprare la Roma? Per niente, sono orgoglioso del mio Napoli”.