Sampdoria-Vojvodina 0-4, analisi e pagelle: è disastro blucerchiato

Sampdoria-Vojvodina 0-4, analisi e pagelle: è disastro blucerchiato

sampdoria-vojvodina

Allo stadio Olimpico di Torino è andata in scena Sampdoria-Vojvodina, partita di andata del terzo turno dei preliminari di Europa League. La squadra ligure torna a casa con le ossa rotte e le possibilità di avanzare alla prossima fase della competizione ormai ridotte al lumicino. Gli ospiti infatti si impongono con un 4-0 frutto di una supremazia assoluta di gioco. Il ritorno è fissato per giovedì 6 agosto alle ore 21:00 a Novi Sad.

ANALISI TATTICA – La Sampdoria appare sempre troppo lenta nella fase di costruzione di gioco, con i soli Eder e Soriano a cercare saltuariamente di pescare in profondità i propri compagni dell’attacco. Zenga punta sulla spinta di Cassani e Zukanovic anche se i laterali blucerchiati inizialmente perdono spesso i rispettivi duelli con i propri dirimpettai, Djuric e Vasilic, per poi migliorare prima dell’intervallo quando i due mostrano una buona propensione a creare la superiorità numerica sulla linea di fondo da entrambi i lati stringendo bene il campo, ma di questo aspetto la squadra genovese non ha saputo approfittarne. I carichi di lavoro del ritiro in Trentino pesano sulle gambe della Samp, che fa sempre fatica a trovare spunti in velocità e si aggrappa il più delle volte all’estro dei singoli (su tutti Eder) oltre che sul cercare il jolly dai calci piazzati (Fernando al 22′, fuori di poco). A metà primo tempo Zenga prova l’accorgimento tattico con l’inversione di posizione delle due mezzali, Barreto e Soriano. In particolare l’allenatore della Samp ha faticato a tappare i buchi nella sua disastrosa retroguardia colpevole su tutti i gol subiti: in occasione dell’1-0 c’è stato troppo spazio a dividere Silvestre e Zukanovic sulla fascia sinistra, cosa resa evidente dal fulmineo gol del Vojvodina già al 4′: Ivanic duetta con un compagno di squadra al limite dell’area di rigore scavalcando facilmente la retroguardia ligure dall’out mancino, facile per lui battere Viviano di piatto sinistro con un diagonale ravvicinato. Le cose per la Sampdoria migliorano di poco nella seconda parte della prima frazione di gioco quando i genovesi cominciano ad effettuare cambi di campo efficaci in grado di liberare sulla linea di fondo soprattutto Cassani a destra. Con il passare dei minuti la Samp prova ad impostare con maggiore frequenza ma la manovra pecca sempre di precisione e di rapidità, ma negli ultimi dieci minuti del primo tempo si assiste al ritorno del Vojvodina, che gioca con fiducia in virtù anche di una condizione atletica migliore al contrario dei liguri, sempre in difficoltà nel difendersi con efficacia.

I biancorossi, complice il gol trovato in apertura con Ivanic al 4′, mettono su una partita essenzialmente di rimessa con giocate semplici ed ordinate, il tutto favorito da un atteggiamento sbarazzino e libero da condizionamenti di sorta. In più le sette partite già disputate dal Vojvodina nel proprio campionato rappresentano una differenza che si sente motlo a livello fisico. Un fattore di imprevedibilità da parte della compagine balcanica è data dalla particolarità degli schemi sui calci piazzati, nei quali gli uomini di Zagorcic cambiano sistematicamente il modo di scodellare il pallone nel mezzo. Al 30′ ecco una pericolosa ripartenza della squadra serba che anche grazie ad un pò di fortuna alla fine arriva alla conclusione con Stanisavljevic, il quale dall’altezza del dischetto colpisce la traversa. Nel secondo tempo è ancora una volta fulminante l’avvio del Vojvodina che trova il 2-0 con un tap-in a porta sguarnita di Stanisavljevic dopo una respinta miracolosa di Viviano su conclusione di Puskaric: ancora una volta però la Sampdoria è colpevole per una tenuta difensiva insufficiente, con i due centrali non coordinati e troppo distanzi fra loro. Al 50′ i blucerchiati provano ad accorciare le distanze con una sventola di Eder su calcio di punizione dai 20 metri, la botta centrale viene deviata un pò a fatica in angolo da Zakula. Gli uomini di Zenga vengono costretti spesso ad un prolungato possesso palla alla ricarca di varchi in cui potersi inserire, ma i biancorossi sono ben chiusi e quando si dispiegano in contropiede verticalizzano molto bene, colpendo ancora al 57′ con il pesantissimo 3-0. E’ un gol in due tocchi per il Vojvodina: Nastic lancia dalla propria metà campo per Ožegović che approfitta di una uscita troppo avventurosa di Viviano fino al vertice della sua area sinistra: complice la solita difesa-horror, il serbo realizza con un magnifico pallonetto. Zenga prova allora un 4-4-2 cambiando Palombo e Krsticic con Regini e Wszolek: quest’ultimi vanno ad occupare la corsia sinistra e Zukanovic scala al centro della difesa, ma qualsiasi accorgimento tattico risulta ormai inutile con il risultato ampiamente compromesso in vista della partita di ritorno e l’insufficienza generale in tenuta fisica, tattica e mentale a danno dei blucerchiati, e addirittura in due occasioni il Vojvodina sfiora pure il 4-0, che puntualmente arriva al 90′ ancora con Ožegović: l’attaccante biancorosso fa quello che vuole in area e fulmina Viviano con una potente saetta nel sette sul secondo palo. Per la Sampdoria è il nero più totale, con Zenga che va a scusarsi con i supporters blucerchiati presenti allo stadio.

PROMOSSI E BOCCIATI: Grandi protagonisti del match sono Mirko Ivanic ed Aleksandar  Stanisavljevic, entrambi bravissimi nello sfruttare la rapidità di cui sono dotati oltre alla capacità di inserimento. I talenti del Vojvodina confezionano rispettivamente l’uno ed il due a zero grazie soprattutto a velocità e senso della posizione. Ottima anche la prova del bomber Ožegović, autore di due magnifici gol. Nella Sampdoria malissimo Angelo Palombo, schierato un pò a sorpresa visti gli acciacchi di Regini nel prepartita: adottato al centro della difesa, ruolo nel quale comunque ha giocato parecchie volte, il 33enne mediano di Ferentino si lascia costantemente superare venendo travolto assieme al compagno di reparto Silvestre. E’ evidente la mancanza di affiatamento tra i due oltre che di condizione. Il meno peggio è stato Eder, il quale nel primo tempo ha provato qualche spunto dei suoi.

 

SAMPDORIA-VOJVODINA 0-4 TABELLINO E PAGELLE

SAMPDORIA (4-3-3): Viviano 5; Cassani 5, Palombo 4 (59′ Regini 5), Silvestre 4.5, Zukanovic 5; Soriano 5, Fernando 5.5, Barreto 5; Eder 6, Muriel 5 (72′ Bonazzoli sv), Krsticic 5 (59′ Wszolek sv)
A disp.: Brignoli, Coda, Salamon, Ivan
All.: Zenga 4

VOJVODINA (4-2-3-1): Zakula 6; Vasilic 6, Pankovic 6.5, Nastic 6, Djuric 6; Sekulic 7, Maksimovic 6.5; Stanisavljevic 7.5 (85′ Stamenic sv), Ivanic 7 (Babic sv), Puskaric 6.5 (70′ Palocevic 6); Ožegović 7
A disp.: M. Kordic, S. Kordic, Lakicevic, Pekaric
All.: Zagorcic 7

MARCATORI: 4′ Ivanic, 48′ Stanisavljevic, 57′ e 90′ Ožegović
AMMONITI: Sekulic, Pankov, Stanisavljevic (V)
ARBITRO: Ekberg (SVE)