Calciomercato: Astori è della Fiorentina

Calciomercato: Astori è della Fiorentina

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Si muove il calciomercato della Fiorentina dei Della Valle: obbiettivo sensibile Davide Astori, ex centrale della Roma di cui i capitolini non hanno voluto ultimare il trasferimento dal Cagliari. Classe 1987, originario di San Giovanni Bianco, Davide Astori avrebbe chiuso con la squadra viola da almeno una settimana, l’accordo prevederebbe una durata di circa 4 anni di contratto con il giocatore che era rimasto, fino ad oggi, in trepida attesa che Fiorentina e Cagliari trovassero la giusta “quadra”.

AFFARE ASTORI Ieri i primi “abboccamenti” con una fumata apparsa “grigia”, oggi invece sembra che l’affare si possa concretizzarsi da un momento all’altro, sul tavolo delle trattative ballano circa 6 mln di €, un milione per il prestito oneroso annuale e il resto come obbligo di riscatto per la società toscana da esercitare il prossimo anno (4 mln di € più bonus). Astori sta vivendo un’estate decisamente movimentata dopo l’addio al club giallorosso, sembrava ad un passo la chiusura con il Napoli poi la questione relativa ai diritti d’immagine ha congelato il tutto, adesso la Fiorentina fa sul serio tanto da essere riuscita a scalzare anche la concorrenza, non proprio agguerrita, della Juventus.

I viola si assicurano così il successore di Stefan Savic, approdato alla corte del tecnico ex Catania Simeone a Madrid sponda Atletico, mettendo quindi a disposizione di Paulo Sousa un cardine difensivo considerato, fino ad un anno fa, tra i più capaci e sicuri della nostra Serie A salvo poi vedersi contestato e delegittimato da una stagione decisamente grigia con la Roma di Rudi Garcia. Firenze potrebbe essere il posto giusto per il rilancio di Astori che in passato è riuscito persino a vestire la maglia della nazionale azzurra, sicuramente il leit motiv della trattativa lascia ben sperare i tifosi gigliati che vedono colmare il vuoto lasciato dal montenegrino ex Citizens permettendo però alla viola di mantenere un certo gruzzolo di milioni da investire su altri prospetti.

Stefano Mastini