E’ il Celta Vigo la sorpresa d’inizio stagione: galiziani primi con il Real… e la favola continua
La scorsa stagione ha chiuso il suo campionato all’ottavo posto in classifica, qualche buono spunto si era già intravisto, ma questo avvio di campionato ha stupito davvero tutti: 13 punti e primo posto in classifica, condiviso con il Real Madrid. E’ il Celta Vigo dei miracoli la nuova sorpresa di questa Liga 2015/16.
Storia travagliata quella dei Los Celestes, che per diverse stagioni hanno fatto su e giù tra Liga e Segunda Division, tra Champions League e fallimenti sfiorati. Il miglior momento nella storia del Celta risale alle annate che vanno dal 1997 al 2003: nella stagione 1998/99 i celesti ottennero una qualificazione storica alla Coppa UEFA, nell’edizione 1999/2000 si permisero il lusso di battere la Juventus nella gara di ritorno degli ottavi di finale addirittura per 4-0, anni durante i quali si confermarono più volte come la sesta forza del campionato. Nel 2001/02, infatti, si piazzarono al sesto posto e mai lo lasciarono fino al termine della competizione. Era l’EuroCelta dei miracoli, per molti la migliore squadra al mondo in termini di risultati in quel periodo. Nel 2002/2003 arriva addirittura il quarto posto in campionato, oltre alla qualificazione in Champions League. L’anno seguente nella massima competizione continentale la squadra galiziana raggiunse gli ottavi di finale, poi eliminata dall’Arsenal. Oggi, in questa Liga arrivata già alla quinta giornata di campionato, il Celta Vigo sembra esser tornato quell’EuroSquadra ammirata 15 anni fa.
SU E GIU’- Nel mezzo, però, i celesti ne hanno vissute tante. Infatti, nella stessa annata, quella 2003/04, nonostante la bella esperienza in Champions League, il Celta retrocesse in Seconda Divisione. Squadra totalmente rivoluzionata, un anno di inferno e nuova promozione in Liga: un altro sesto posto nell’annata successiva, che permise nuovamente ai celesti di prendere parte alla Coppa UEFA. Alla fine di quella stagione fu 18º posto, nuova retrocessione, ma la caduta fu più dolorosa: in quell’occasione seri problemi economici in seno alla società rischiarono di mandare il club sull’orlo del baratro, tuttavia il fallimento fu evitato. Il Celta restò per anni in Seconda Divisione spagnola, precisamente dalla stagione 2007/08 fino a quando, nel 2010/11, i dirigenti della società galiziana decisero di costruire un’ottima squadra che ha prima sfiorato e poi conquistato la promozione nella massima serie nel 2011/2012 con Paco Herrera in panchina, dopo aver terminato il suo campionato al 2° posto: i Los Celestes tornano in Liga dopo 5 anni.
Dalla stagione 2012/2013 ad oggi, dopo una prima annata di grande difficoltà, il Celta colleziona prima un 9° posto con Luis Enrique in panchina e poi un 8° piazzamento con Eduardo Berizzo alla guida, reduce da una bella esperienza con l’O’Higgins, club cileno. Con Berizzo la rosa non viene stravolta, via i calciatori a fine contratto, parte l’esterno Jota in cambio di moneta sonante e in maglia celeste approdano Pablo Hernandez, trequartista pupillo del tecnico, Sergi Goméz in prestito dal Barcellona e Larrivey dal Rayo Vallecano: è l’ex Cagliari il punto di forza di quella squadra, con 11 reti a fine campionato ed una grande intesa con il suo compagno di reparto, quel Nolito punta di diamante del Celta di Vigo. E’ lui la vera stella dei Los Celestes, dopo la partenza direzione Valencia del giovane talento Santi Mina, sostituito da quel Iago Aspas che torna a casa dopo le non felici esperienze tra Liverpool e Siviglia.
IL PRESENTE E’ CELESTE- Il Celta Vigo vuole ritornare Euro e, dopo l’assestamento nel massimo campionato spagnolo con le ultime due salvezze tranquille, i celesti vogliono tornare grandi anche in Europa. E’ sempre difficile provare determinate scalate, i voli pindarici sono spesso rischiosi e cadere sarebbe una vera disfatta, ma quando c’è programmazione e organizzazione si può sopperire a qualsivoglia carenza tecnica o monetaria che sia. Il turno infrasettimanale ha regalato al Celta Vigo la prima vera impresa di questa stagione, battere il super Barcellona dei fenomeni: 4-1 finale ai blaugrana, che non subivano quattro reti in una partita dal 2009 e non uscivano sconfitti da Vigo da 11 anni. E poi c’è il primato, con i celesti in vetta alla classifica insieme al Real Madrid.
Il Celta è una squadra veloce e pimpante, il 4-3-3 di mister Berizzo non lascia dubbi, i galiziani scendono sempre in campo con la ferma volontà di giocare a viso aperto. Scelta giusta, almeno fino ad ora: 4 vittorie su 5 partite, ancora imbattuti e l’impresa contro i blaugrana a sancirne la definitiva consacrazione, almeno a sorpresa di questo inizio campionato. I Los Celestes fanno della corsa e del dinamismo in mezzo al campo i punti di forza, botte e ripartenze e poi subito a scaricar palla al trio d’attacco, affiatato come pochi altri reparti offensivi in Liga. In avanti i galiziani hanno diverse soluzioni: Iago Aspas, Orellana, Pablo Hernández, senza dimenticarsi del nuovo arrivato Guidetti, ma soprattutto di Nolito. E’ lui la bocca di fuoco ideale per colpire le difese avversarie, l’attaccante principe autore di una grande prestazione e di un gol spettacolare contro il Barcellona: tiro a giro sul secondo palo e palla all’incrocio. Cinque gol in cinque partite, stesso score di Cristiano Ronaldo. In Spagna è l’uomo del momento, il calciatore che sta facendo la differenza con la casacca celeste addosso, come leader e marcatore spietato. Nolito che regala un dispiacere proprio alla squadra per la quale fa il tifo, il club nel quale è cresciuto calcisticamente. Intanto Luis Enrique gli strizza l’occhio, un ritorno al passato per il bomber dei galiziani non è del tutto improbabile dopo i tentativi della scorsa estate. Ora, però, c’è il Celta e ci sarà fino al 2019, ma alla fine sarà il desiderio del giocatore a fare la differenza: o Vigo o Barcellona, sempre a suon di gol. Di reti, però, ne sa qualcosa anche Iago Aspas, il figliol prodigo dei galiziani, autore di una doppietta contro gli uomini di Luis Enrique e di tante belle giocate. Senza dimenticarsi poi del bomber di scorta, quel John Guidetti che, entrato proprio al posto di Iago Aspas, ha messo a segno contro i blaugrana la prima rete con la sua nuova maglia. Il giovane attaccante svedese ha firmato questa estate un contratto di cinque anni con il Celta Vigo e contro il Barcellona è arrivata la sua quinta presenza.
Certo, i calciatori, ma l’uomo in più sembra essere il tecnico, quell’Eduardo Berizzo che ha messo pianificazione e tanto amore alle basi di un progetto ambizioso e duraturo. L’amore che solo uno che quella camiseta celeste l’ha indossata può dare, dopo le 102 presenze e le 6 reti totalizzate da calciatore, ma nessuna vittoria degna di nota. Dopo la conquista del Torneo di Apertura 2013 alla guida del Club Deportivo O’Higgins, in Primera Division Cilena, oltre alla Supercoppa nazionale nel 2014, Berizzo ora vuole vincere qualcosa con la sua vecchia società, nel suo nuovo ruolo di allenatore. La sua voglia di fare è coinvolgente e in Spagna lo stanno notando un po’ tutti. Dopo la grande vittoria contro il Barcellona non ci sono dubbi: la sorpresa di questo inizio stagione è certamente il Celta Vigo. Non sappiamo come andrà a finire, ma intanto i Los Celestes sono primi in Liga con Real e Villarreal. E chi ben comincia…
